Una splendida serata di amicizia rotariana quella del primo marzo al Rotary Club Trani, finalmente ritrovatosi in un incontro di persona, dopo un lungo periodo di astinenza causa covid. Serata particolarmente ricca, con l’Interclub con i cari amici del R.C. Bisceglie al quale appartiene da poco l’amico Pietro Falconetti che ci ha parlato del suo coinvolgente libro “L’amore (im)perfetto”. Il nostro Presidente, Pasquale Vilella ha dato inizio alla serata salutando i presenti e passando immediatamente la parola al Presidente del R. C. Bisceglie, un vecchio nostro amico, Massimo Cassanelli, che ha ricordato come il suo Club abbia avuto come padrino il nostro, vent’anni fa, una ricorrenza che sarà celebrata nei primi giorni di giugno con una opportuna manifestazione. La parola è poi passata al nostro Segretario Mario Fucci che ha letto un riassunto del CV di Pietro, che è un Project manager, con un master nella gestione delle piattaforme digitali, titolare di due società nel settore delle telecomunicazioni, una a Bucarest e una a Bisceglie: nato come programmatore analista, si laurea poi a Bari in Scienze filosofiche, con una tesi dal titolo peculiare, “La stupidità nel mondo del lavoro”, una tesi in antropologia filosofica. La parola è poi passata al nostro amico Socio Salvatore Nardò, che ha avuto il compito di coordinare la presentazione di Pietro e stimolarlo con alcune domande. Egli ha iniziato leggendo un brano fondamentale nel libro, ove si parla di una coppia, Enrico e Daniele, che essendo uno milanese e l’altro leccese, s’incontrano, s’innamorano e decidono di andare a sposarsi in Puglia. Questo fatto, realmente accaduto, ha visto Pietro partecipe e presente al matrimonio e lì, di fronte alle varie reazioni delle persone, quando si trovano a confrontarsi con la diversità, la sua sensibilità è stata stimolata, ponendo la diversità come nocciolo fondamentale del libro, articolato in cinque storie, ognuna con una sfaccettatura di diversità, da svariati punti di vista. Verso la fine del libro, un personaggio, chiamato Giuseppe, ricollega tutte le storie con un “fil rouge” di sintesi. L’aspetto fondamentale dell’impostazione di Pietro, sottolineata da Salvatore, è che lui si è posto nei confronti della diversità senza giudicare, esponendo la situazione e fornendo semplicemente degli spunti di riflessione, ai quali ognuno di noi può attingere nella sua propria diversità, poiché ognuno di noi è un mondo a sé stante, diverso dagli altri.. L’applaudita serata si è conclusa con i complimenti all’autore e con i saluti cordiali di Massimo e Pasquale ai presenti, in una rinnovata amicizia rotariana.
ROTARY CLUB DI SAN SEVERO – “ROTARYUNIAMOCI PER FARE UN BIDONE ALLO SPRECO ALIMENTARE
Il Rotary Club di San Severo sta partecipando attivamente al progetto “ROTARYUNIAMOCI PER FARE UN BIDONE ALLO SPRECO ALIMENTARE”, progetto volto a sensibilizzare i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado del territorio, ma non solo loro, al problema dello spreco alimentare.
La povertà di milioni di persone e lo spreco sono due facce della stessa medaglia; la dignità di chi è meno fortunato di noi passa anche dal trattare con rispetto ciò che abbiamo, senza sprecarlo.
Lo spreco alimentare in Italia vale 6,4 miliardi di euro all’anno e la maggior parte di questo spreco avviene sulle nostre tavole; su 3.9 miliardi di tonnellate di alimenti prodotti 1.3 finiscono nella spazzatura.
Nel nostro paese, nel giro di un anno, si spreca tanto cibo quanto potrebbe soddisfare il fabbisogno alimentare di tre quarti della popolazione italiana; un anno di spreco alimentare in Italia sfamerebbe quasi 44 milioni e mezzo di persone; non c’è da meravigliarsi, allora, nell’apprendere che gli sprechi alimentari nel mondo potrebbero arrivare a sfamare l’intera Africa!
Il Rotary International, in linea con impegni presi nel G7 Salute e con gli obiettivi dell’Agenda 20-30, promuove progetti che portino a cambiamenti positivi e duraturi, soprattutto rivolti alle nuove generazioni e in particolare agli studenti giovani e giovanissimi.
In questa ottica ha preso vita il progetto “ROTARYUNIAMOCI PER FARE UN BIDONE ALLO SPRECO ALIMENTARE”: il progetto prevede una serie di interventi presso le scuole primarie e secondarie di 1° grado del territorio volti ad illustrare il tema che poi verrà sviluppato dai ragazzi nell’ambito della partecipazione al concorso appositamente indetto dal “Distretto Rotary 2120 – Puglia e Basilicata”.
Al fine di illustrare il progetto e sensibilizzare i ragazzi a sviluppare comportamenti responsabili volti alla cultura del dono, della solidarietà verso il prossimo che vive in povertà sono in corso di svolgimento una serie di incontri tenuti da soci del club presso alcune scuole che hanno manifestato il loro interesse all’iniziativa.
In particolare il dr. Paolo Capotosto, medico di base, ha tenuto incontri presso le scuole elementari Fraccacreta e San Giovanni Bosco e presso le scuole medie Zannotti, Petrarca, Padre Pio e Palmieri, tutte di San Severo, mentre la dr.ssa Mina Leccese, pediatra di libera scelta, ha tenuto incontri presso la scuola elementare e la scuola media dell’istituto comprensivo Sacco e Vanzetti di Torremaggiore.
Gli alunni svilupperanno l’argomento illustrato dai due rotariani con i loro insegnati producendo degli elaborati nelle forme più varie – manifesti con slogan, disegni, collages, fumetti, dipinti, immagini grafiche o un elaborato multimediale – che parteciperanno al concorso esteso a tutte le scuole elementari e medie del Distretto 2120 del Rotary International; la platea raggiunta, sia a livello locale che interregionale, appare già un buon segnale di sensibilizzazione sociale che si spera dia i suoi frutti non solo nel presente ma anche nell’avvenire.
Pier Carlo Pazienza
CONVERSAZIONI ETICHE: ETICA E FEMMINICIDIO-RC FOGGIA “U.GIORDANO”
‘ETICA E FEMMINICIDIO – Una sfida culturale’
Non è mai semplice parlare di femminicidio, soprattutto parlarne usando le parole giuste. La violenza maschile ci appartiene nel profondo, appartiene a questa società e a tutte le altre. È un fenomeno planetario che attraversa, seppure in forme diverse, ogni nazione. Interroga gli uomini e il loro rapporto con la libertà femminile. Al centro del discorso sul femminicidio, in tutte le sue forme, c’è sempre la libertà femminile. Le donne, grazie al femminismo, nel corso degli anni, hanno guadagnato molto in termini di indipendenza, soprattutto economica. Eppure, sembra che ci sia un prezzo da pagare. A detta delle esperte, il femminicidio è solo l’ultimo tassello di una lunga scala di discriminazione e sessismo che parte da lontano. Ed è proprio questo “lontano” che ci appartiene e ci può rendere complici dell’uomo violento. Il sessismo strisciante e spesso mascherato di chi ambisce a ridefinire i ruoli delle donne o bloccarne la carriera, di chi evita di nominarle o, la sottovalutazione del rischio di violenza da parte di chi è preposto alla tutela, la “vittimizzazione secondaria” delle donne che hanno “osato” denunciare il padre delle proprie figlie e dei propri figli, oppure il tentativo di ridurre il problema solo ad una necessità di autodifesa delle donne. Sono questi alcuni esempi su cui abbiamo aperto il dibattito della nuova Conversazione etica, il format curato dal Rotary Club Foggia Umberto Giordano e ospitato presso il Liceo Classico Lanza di Foggia. “Il femminicidio, prima che con l’intervento delle Istituzioni preposte, va contrastato con la forza della educazione, della cultura, dell’esempio”. Il socio rotariano Paolo Di Fonzo, nel dare l’avvio ai lavori della giornata – ‘Etica e femminicidio, una sfida culturale – ha preso in prestito le parole che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha riferito in occasione del suo discorso di insediamento per il secondo mandato e aggiunge “queste puntuali e chiare parole mettono ben a fuoco un fenomeno complesso che, in un certo qual modo, affonda le radici nella cultura patriarcale, ancora presente nella nostra società”. Dati alla mano: sono state 116 le donne vittime di questo reato nell’anno 2021, una ogni 72 ore, la maggior parte uccise in ambito familiare ed affettivo (110 donne), spesso per mano del partner o dell’ex partner (68 donne). “E’ il caso di dire che l’omicida ha le chiavi di casa”, ha commentato con amarezza il moderatore, già questore della Polizia di Stato che, dal tavolo dell’Aula Magna del Liceo foggiano, ha invitato la giovane platea a partecipare con attivismo e sguardo critico alla conversazione sul tema alimentata da due voci esperte: la prof.ssa Anna Grazia Lopez, ordinaria di Pedagogia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, ed il dr. Vincenzo Maria Bafundi, magistrato, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
“Abbiamo invitato i due illustri relatori per aiutarci a comprendere meglio i lati oscuri di questo fenomeno e semmai a diffondere, ciascuno nel proprio ambito, quella cultura, quella educazione giustamente invocata dal nostro Presidente Mattarella”.
Il Club che ha promosso l’iniziativa ha voluto accanto a se anche la giovane Adriana Marotta, Presidente Interact Foggia Umberto Giordano: “Il tema del femminicidio – ha commentato al microfono – con le conseguenze drammatiche che ne comporta, non è mai abbastanza affrontato con la dovuta attenzione perché spesso i Media danno le notizie così velocemente che non c’è tempo di approfondirle”. Adriana, da buona rotariana impegnata sul campo, non può fare a meno di evidenziare che “soprattutto noi giovani non ce ne occupiamo abbastanza fino a quando questi episodi non si verificano nella nostra Città e diventa impossibile ignorarli. In verità le donne massacrate, per mano dei loro compagni, potremmo essere noi; le loro storie potrebbero essere le nostre; i loro nomi i nostri. Talvolta, prese dal sentimento, che riteniamo AMORE, diventiamo incapaci di riconoscere ciò che di sbagliato c’è, fino a distruggerci a livello psicologico e spirituale.È per questo motivo che a Scuola si dovrebbero organizzare dei veri Percorsi di formazione per sensibilizzazione al tema “identità di genere – rispetto della diversità”, educando i ragazzi e le ragazze a gestire in maniera sana ed equilibrata i propri sentimenti”.
Sara PACELLA
PROGETTO BULLISMO “STOP…AL BULLO!” RC FOGGIA “U.GIORDANO”
IL R.C. FOGGIA “U. GIORDANO” PRESENTA ‘STOP… AL BULLO!’
Progetto educativo
Ha preso il via sabato 12 febbraio, il primo incontro del progetto formativo ‘STOP…AL BULLO!’, a cura del Rotary Club Foggia ‘U. Giordano’, con la presidenza di Maria Renata Montini, e dell’Associazione KIWANIS International, Distretto Italia-San Marino, Divisione 11 Abruzzo – Puglia, luogotenente del Governatore Patrizia Mascolo, socia del nostro Club.
L’iniziativa è ospitata negli ambienti scolastici del Plesso Ordona Sud dell’ICS da Feltre Zingarelli di Foggia. Le due associazioni, da sempre impegnate nel promuovere service di valenza sociale e formativa a tutela delle nuove generazioni, hanno sviluppato un format da tre incontri per parlare di bullismo e sensibilizzare, quindi, gli alunni e le alunne della scuola primaria a una tematica di grande attualità.
Con il progetto ‘STOP AL BULLO!’ si accendono i riflettori su questa forma di violenza verbale, fisica e psicologica diventata una delle piaghe della nostra società, maggiormente diffusa a tutti i livelli di scolarità e con cui la nostra comunità si trova a confrontarsi. Negli ultimi anni i media hanno cominciato a discuterne assiduamente perché il bullismo è divenuto un fenomeno molto diffuso. Pertanto, al ruolo educativo della scuola si affiancano le attività promosse dal Rotary – il Club è sempre più attento alle istanze dei giovani – e quelle dell’associazione Kiwanis, impegnata a produrre services a supporto dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’incontro del 12 febbraio ha affrontato il tema ‘SuperLillo e Billo, il Bullo’ con la relazione a cura di Claudia Girardi, psicologa-psicoterapeuta; il secondo appuntamento – ‘Fermiamo il bullo’, a cura della dott.ssa Alfonsina De Sario, Responsabile Ufficio Minori della Questura di Foggia – si è tenuto martedì 15 Febbraio, mentre nel corso del terzo colloquio, previsto per il 12 marzo, la dott.ssa Girardi procederà all’ascolto e alla verifica dei temi personali e/o di gruppo scaturiti dalla riflessione e approfondimento della lettura, guidata dai docenti, del libro ‘LILLO E BILLO, il BULLO’, edito Carthusia, realizzato dal past-luogotenente KIWANIS Tino Lanci e donato a tutta le classi, (la V A, con la docente Maria Antonietta Chiappinelli, e la V B, con la docente Annamaria Perrella, mentre la docente referente è Simona Ciarlante).
Responsabile del progetto Maria Buono – Presidente Commissione Progetti Rotary ‘U. Giordano’ affiancata dalla luogotenente del Governatore Kiwanis Distretto 11 Abruzzo-Puglia e socia rotariana Patrizia Mascolo. “Il nostro auspicio è quello di di sensibilizzare gli alunni al senso civico e al rispetto delle diversità”, fa sapere Maria Buono. “Il progetto si colloca nell’ambito del progetto Legalità, da otto anni svolto con successo dal nostro Club presso l’ICS Da Feltre-Zingarelli e curato dal socio rotariano Paolo Di Fonzo”, conclude la responsabile.
Maria BUONO