Categoria: Gennaio

IL R.C. MELFI DISCUTE SULLA PROTEZIONE CIVILE AI TEMPI DEL COVID

La Protezione civile ai tempi del Covid 19


Ancora un argomento di grande attualità quello affrontato nel webinar del 19 gennaio 2021 promosso dal Rotary Club di Melfi.
Tema centrale della serata, aperta dal saluto del Presidente Giovanni Navazio ai numerosi ospiti e soci, la presentazione del Protocollo di Intesa siglato recentemente tra il Rotary International – Distretti Italiani – e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Protezione Civile – per attuare iniziative di cooperazione e di intervento in occasione di emergenze o criticità della Protezione Civile, in particolare in ambito regionale e locale.

Dopo l’intervento di Sua Eccellenza Il Vescovo Rev. Mons. Ciro Fanelli, che ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno del Rotary nella società, la trattazione è entrata nel vivo con l’intervento del Governatore Giuseppe Seracca Guerrieri.

Nel suo discorso il Governatore si è soffermato sul valore del nuovo Protocollo di Intesa e sul contributo della Commissione Distrettuale Protezione Civile, istituita a seguito del precedente Protocollo del 2016, evidenziando come tali iniziative sono in linea con gli scopi del Rotary volti a servire le comunità locali facendo leva sulle professionalità di ogni Club.

Moderatore della serata è stato l’Ing. Lorenzo D’Anisi – Presidente Commissione Protezione Civile del R.C. Melfi il quale ha ribadito come il Club abbia messo al servizio delle comunità le competenze presenti al suo interno. Facendo tesoro di queste professionalità i Rotariani hanno proposto un modello di lavoro rapido ed efficace tale da mettere in sicurezza luoghi e persone.

Il testimone è quindi passato al Dott. Sabino Montenero – Presidente della Commissione distrettuale Protezione Civile, istituita a seguito del Protocollo del 2016.
Il Dott. Montenero in particolare ha sottolineato le varie fasi in cui si articola il ciclo della gestione dei rischi e l’importanza di implementare azioni finalizzate a prevedere, prevenire e gestire i rischi per evitare che mietano vittime e arrechino danni.

Rilevante è stato l’intervento dell’ Ing. Luigi D’Angelo – Direttore Operativo Protezione Civile Nazionale, incentrato sul ruolo della Protezione Civile ai tempi del Covid-19.
L’Ing. D’Angelo, dopo aver illustrato il mandato e la funzione che il Servizio nazionale della Protezione Civile svolge, ha evidenziato i componenti e le strutture operative del Servizio nazionale nonché la sua efficace e complessa articolazione a livello territoriale.

Il relatore ha inoltre descritto la tipologia degli eventi emergenziali, con riferimento a quelli più rilevanti degli ultimi 10 anni sia in Italia che all’estero, ed ha ampiamente esemplificato l’attività di pianificazione operata dal dipartimento per fronteggiare ciascuno di essi.

La parte conclusiva dell’intervento dell’Ing. D’Angelo è stata dedicata al tema dell’attuale emergenza sanitaria, più in particolare a chiarire quali sono le attività che dallo scorso anno la Protezione Civile pone in essere per fronteggiare la pandemia: dal piano di monitoraggio di porti ed aeroporti, fino alla predisposizione di punti di triage campale e strutture per la quarantena.

A compimento dell’evento, prima delle conclusioni dell’Assistente del Governatore Vincenzo Metastasio, sono intervenuti il Prof. Ing. Nicola Auciello – UniBas – DGN Distretto Rotary 2120, il Prof. Ing. Felice Ponzo – UniBas, l’ Ing. Giuseppe D’Onofrio – Pres. Ordine Ingegneri Prov. Potenza e l’ Ing. Egidio Comodo – Consigliere INARCASSA, che hanno assicurato la disponibilità a collaborare con il Rotary nella sua attività di Servizio “al di sopra di ogni interesse personale”.

I CLUB ROTARIANI DI CAPITANATA PER LA CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID

Al dr Ernesto Esposito  Direttore Generale Dipartimento Politiche della Persona  Regione Basilicata

Al dr Lorenzo Bochicchio Direttore Generale  Azienda Sanitaria Potenza (ASP)

Al dott. ing.  Giuseppe Spera Direttore Generale  AOR San Carlo Potenza

Al dr Gerardo di Martino Direttore Generale  IRCCS CROB Rionero in Vulture

Oggetto: Lotta al COVID. Sostegno dei Rotary Club della provincia di Potenza alla campagna vaccinale

Gent.mo Direttore,

con la presente si vuole manifestare tutta la vicinanza e il ringraziamento alle istituzioni sanitarie regionali che, attraverso i propri operatori (medici, infermieri, OSS e tutte le altre figure professionali) si impegnano quotidianamente per sconfiggere questa pandemia che ormai sta disseminando in tutto il Pianeta un numero di vittime inaccettabile. È nostra consapevolezza che un “mostro” come il COVID 19, può essere sconfitto solamente se “tutta la Società Civile” si schiera in maniera convinta con lo Stato e le sue emanazioni, soprattutto quando si devono compiere scelte forti.

A tal riguardo, Le comunichiamo che i Club Rotary di Melfi, Potenza, Potenza Torre Guevara, Senise-Sinnia, Villa D’Agri, Venosa, in ossequio a tutte le evidenze scientifiche, sono assolutamente convinti della efficacia e sicurezza del vaccino al COVID e, in un ruolo proattivo ma sussidiario e di solo affiancamento alle aziende sanitarie e ospedaliere, metteranno in atto ogni azione utile a incoraggiare e, soprattutto facilitare tutta la campagna vaccinale.

Le assicuriamo che, a partire da oggi, anche attraverso la diffusione di tale missiva, non faremo mancare, tramite le nostre vie di comunicazione, il massimo contributo per il raggiungimento del comune obiettivo finale: l’annientamento di tale pandemia.

Per suggellare il nostro contributo anche mediante un connotato di pragmaticità, Le esprimiamo fin d’ora la disponibilità dei medici rotariani, in modalità assolutamente volontaristica e solamente sotto la direzione dei preposti Uffici di Igiene, a eseguire le vaccinazioni in caso di necessità subentranti, sempre in un’ottica di sussidiarietà e non di surrogazione. Tutto ciò a completamento di una iniziativa di successo, inquadrabile come esempio di empowerment di una società civile veramente “attiva”, nella quale il Rotary ha contribuito a facilitare l’uso dei test antigenici rapidi: il progetto “COVID a casa”, nel suo piccolo, ha accresciuto nella comunità lucana la consapevolezza del problema e la fiducia nel combatterlo.

Ancora grati, a Lei e ai decisori della sanità regionale per tutto quello che si è messo e si sta mettendo in campo, sicuri della Sua sensibilità nel percepire e acquisire questo nostro piccolo contributo, Le auguriamo un anno proficuo, auspicando anche la piena realizzazione dell’istituendo progetto di telemedicina, che migliorerà e implementerà sensibilmente l’offerta sanitaria diventando un fiore all’occhiello di tutta la nostra Regione.

Firmato

Rotary Club Melfi                            Il Presidente Giovanni Navazio

Rotary Club Potenza                      Il Presidente Antonio Maria Berardi

Rotary Club Potenza T. Guevara  Il Presidente Enzo Petruzzi

Rotary Club Senise – Sinnia          Il Presidente Domenico Totaro

Rotary Club Villa d’Agri                 Il Presidente Angelo Petrocelli

Rotary Club Venosa                       Il Presidente Teresa Asciutto

MESSAGGIO DALL’INDIA PER IL QUARANTENNALE DEL ROTARY CLUB MELFI

Il messaggio augurale …….

Dear President Giovanni Navazio,

This is Suren Poruri, Past President of Secunderabad West , RI District 3150, from India.

Your rotary club of Melfi was chartered on 13-01-1981 , which is today.

I would like to extend my warm wishes to you and to all your club members on this joyous moment.

Rotary is the only organization which has global foot print and is working towards happy communities across the world with it’s noble initiatives.

Thanks to our rotary club founder Rtn Paul Harris, we are able to make a difference in the communities where we live.

Looking forward to working with your club on service projects .

Thanks and regards

Suren Poruri

District Best Club President for year 2017-18

Secunderabad West

RI district 3150

AL R.C. MELFI CI SI INTERROGA SUL VACCINO ANTICOVID

VACCINO ANTI COVID …Cosa c’è da sapere?

Nella serata del 15 gennaio il Rotary Club Melfi ha portato sugli schermi virtuali un tema attualmente molto interessante e sentito, quello dei vaccini anti Sars-Cov2.
E’ormai da un anno che ci troviamo a convivere con il Covid-19 e il Presidente del Club di Melfi Giovanni Navazio ha trovato il giusto momento per discutere di questo argomento.

Dopo il rituale saluto ai soci ed agli ospiti presenti, il Presidente ha evidenziato il ruolo svolto dal Rotary di affiancamento alle istituzioni sanitarie e di sensibilizzazione per la campagna vaccinale.
Ha anche sottolineato la mancanza di razionalità a base delle ideologie negazioniste citando le parole di Papa Francesco per cui la campagna vaccinale ha una connotazione etica giacchè non riguarda solo la propria vita ma anche quella degli altri.

Del tema specifico dei vaccini hanno parlato il Dott. Rocco Paternò e il Dott. Vincenzo Barile.
L’incontro è stato coordinato dal socio Dott. Gianvito Corona che, dopo una breve introduzione, ha presentato il Dott. Rocco Paternò, Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Potenza, internista e autore di varie pubblicazioni scientifiche.

Il relatore, dopo aver sinteticamente esposto le differenze a livello di sintomatologia associata al Covid-19, ha citato le varie epidemie che si sono succedute nel passato, sostenendo come in tutti i casi sia stata indiscutibile l’efficacia di un vaccino per debellare le varie malattie e sottolineando come oggi più che mai sia l’unico strumento a nostra disposizione.

Il Dott. Paternò ha poi lasciato spazio all’intervento del Dott. Vincenzo Barile, epidemiologo e Direttore di radiologia della ASP, anch’egli presentato da Gianvito Corona.
Il Dott. Barile si è soffermato sulla organizzazione della campagna vaccinale in Italia che prevede la prioritaria inoculazione del vaccino ai soggetti più a rischio.

Il relatore ha altresì offerto una efficace panoramica dei vaccini utilizzati, in parte già disponibili allo stato attuale.
Alle relazioni ha fatto seguito un animato dibattito dal quale si è evinto il vivo interesse e la sensibilità di soci ed ospiti rispetto alla tematica.

L’epilogo della serata è stato affidato all’assistente del governatore Vincenzo Metastasio, il quale ha sottolineato che il Rotary ha molto da offrire circa l’incoraggiamento alla sicurezza collettiva legato all’efficacia del vaccino.

In questa epoca di incertezza, al Rotary Club è affidata la missione di diffondere certezze affinchè l’opera laboriosa dell’animo rotariano possa essere sempre di ispirazione.

RYPEN (17 gennaio 2021)

“Per una città educativa” (Luca Gallo)

Se “Le città invisibili” è una raccolta di pensieri che prendono la forma di città, o di città che prendono forma di pensieri, ho inteso trarre da questo intreccio alcune mie considerazioni, relative a quelle che ritengo possano avere un aspetto e un significato educativo. Del resto alla fine del libro lo stesso Calvino ci fornisce una riflessione e un consiglio per affrontare questo mondo tremendo e confusionario nel quale viviamo e dice: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. Dunque un profondo messaggio educativo, che consiste nella libertà di scelta (perché ogni città ha il suo doppio e il suo rovescio) e quindi dipende da noi in quale modo decidere di essere sé stessi .
Ora quali di questi apprendimenti continui (intesi come sapere ed educazione permanente) potrebbero muoversi in tale prospettiva, e che possono emergere dalla lettura del libro di Calvino.Per citarne alcuni:
• L’importanza della conoscenza della propria cultura come l’insieme complesso delle idee, dei valori, dei comportamenti, dei linguaggi, degli usi, dei costumi, delle tradizioni, dei luoghi e della storia della propria città. La cultura, sia essa materiale (manufatti, prodotti tipici) che immateriale, è infatti il risultato dell’uomo nelle sue interazioni con l’ambiente naturale e la società e quindi del suo modo di vivere, di fare e di essere.
E tale conoscenza è oggi di fondamentale rilievo in una società globalizzata, dove non è possibile conoscere l’altro, se non conosciamo meglio noi stessi. Avere chiara la propria identità culturale è la base, il punto di partenza per accedere a nuove realtà, alle diversità qualunque esse siano, per meglio confrontarsi e relazionarsi con gli altri.
E questo contro quella che attualmente viene chiamata“cancelculture”, cultura della rimozione e che dilaga sui social media (e non solo). Cioè si tende a cancellare storie antropologiche di città e territori, personee quant’altro in nome di razzismo, sessismo, “elogio dell’oblio”,“amnesia del passato” e della dignità umana.
• Ognuna delle 55 città invisibili ha un nome femminile enigmatico, misterioso, dalle varie caratteristiche e di derivazione classicheggiante. Per citarne alcune: Zaira, Fedora, Ipazia, Ottavia,Cloe, Fillide, Leandra, Eusapia, Bersabea, Leonia, Berenice. Tutto questo sollecitadueriflessioni: 1)l’attenzione per la classicità che non finisce mai: così lontana, ma così vicina, quando l’umanità vive profonde trasformazioni; la classicità invoglia per sua natura, proprio perché lontana, a confronti con l’attualità del nostro tempo.
2)Il rispetto della città per le donne: alle pari opportunità nei vari settori della vita pubblica, alla valorizzazione della differenza di genere, realizzando percorsi educativi atti a costruire, sin dall’infanzia pratiche improntate appunto al rispetto reciproco e alla condivisione piuttosto che alla omologazione e alla dipendenza culturale e sociale.
• Le città sono un insieme di tante cose: tra l’altro di segni, di memoria, di ricordi, che fanno parte di quella intrinseca e invisibile bellezza coperta da tonnellate di edifici, di materiale da costruzione, di acciaio. Nelle“città e lamemoria” sottolinea appunto Calvino come “la città non dice il suo passato, locontiene come le linee di una mano”. Dunque educazione alla valorizzazione, promozione e rispetto del patrimonio storico e artistico.
• “Di una città non godi le sette o le settantasette meraviglie ma la risposta che dà alla tua domanda” scrive Calvino. Ed è la frase che Marco Polo indirizza al Kublai Khan e che sintetizza in maniera straordinaria le caratteristiche della città contemporanea: una città che deve fare i conti con i diversi bisogni, le aspettative, i desideri e persino i sogni delle persone che l’abitano e la frequentano. Deve saper rispondere alla crescente e diversa domanda della propria gente, ma che rappresenta anche la straordinaria ricchezza delle nostre città. E’pertanto necessario saper ascoltare tutte le domande, anche le più deboli, capire le esigenze dette o spesso non dette (educazione dunque all’ascolto) per la realizzazione di una progettualità più vera e concreta.
La pandemia poi sta cambiando l’idea di città e ci sta dicendo quando sia urgente lavorare su di essa. Dobbiamo lavorare sulla città e prenderci cura dei luoghi, creare qualità agli spazi in cui viviamo e che non siano solo luoghi commerciali, ma istituzioni culturali che creino aggregazione e informazione (scuole, associazioni, musei, teatri, cinema e via dicendo).Offrire “servizi” per occasioni di socializzazione, preziose soprattutto per bambini, giovani e anziani.L’anno della pandemia ci ha aiutato a scoprire l’importanza del quartiere e delle relazioni che esso contiene e struttura.
Una città attenta dunque all’educazione alle relazioni umane, alla inclusione sociale e culturale per tutti. Inclusione che significa far parte senza dover per questo rinunciare alla propria identità e diversità. Ciò vale per il migrante, per le donne, per l’anziano e altri.
• Il colloquio tra Marco Polo e Kublai Khan è una testimonianza della conoscenza e del confronto reale o immaginario tra culture delle varie città, con i loro segni, le loro memorie, i loro scambi non solo di merci ma anche di parole, desideri e ricordi. Ma è anche la dimostrazione della validità significativa del dialogo fra appartenenti a culture diverse.Questa presenza di più e differenti culturecaratterizza oggi molte delle nostre città, tanto da definirle “città plurali”. Ora la questione della cittadinanza e della partecipazione sociale e civile dei migranti e del loro rapporto con i locali è un altro tema della città educativa: quello dell’educazione interculturale che assume una particolare importanza per la coesione sociale e per la convivenza democratica all’interno delle città. L’interculturalità implica infatti l’apertura dialettica, la disponibilità di comprensione, la relazione-reciproca nei confronti di soggetti-persone appartenenti a culture (qualunque esse siano) e questo senza venir meno alla propria, ma anzi arricchendola e moltiplicandone con il contatto e il confronto le potenzialità creative.
• E per concludere aspetto imprescindibile e irrinunciabile “per una città educativa” e che comprenda anche le indicazioni e suggestioni emerse dalla lettura del testo di Calvino, in precedenza evidenziate, è quello dell’educazione alla cittadinanza attiva che deve cioè riguardare tutti i soggetti di una comunità sociale e che va incentivata non solo a scuola, ma in tutti i contesti e livelli di appartenenza e in tutti gli altri luoghi dove si realizzano processi formativi (famiglia, associazioni,istituzioni sociali e politiche, mezzi di comunicazione, lavoro, ecc.), quali effettive “palestre di democrazia”, di apprendistato, di partecipazione e di sperimentazione della stessa idea di cittadinanza, con il rispetto anche delle regole e delle norme, dei principi di etica e di responsabilità sociale (educazione alla legalità). E “cittadinanza democratica” è l’espressione e la condizione che meglio racchiude e sintetizza questi significati, riuscendo a coniugare le città locali con quelle nazionali e globali. Del resto in che modo possiamo imparare a vivere insieme in un villaggio globale se non riusciamo a vivere insieme nelle città/comunità alle quali prioritariamente apparteniamo?.

Luca Gallo

Interactalent 2021

Interactalent 2021

Michele Clemente, presidente Interact Lucera liceo “Bonghi-Rosmini”

 

Ogni tradizione ha sempre un inizio. La nostra tradizione, quella della festa degli auguri targata Interact, potrebbe avere inizio proprio da quest’anno.

 

L’idea alla base è quella di augurarci l’un l’altro che l’anno vada nel migliore dei modi, sia gioiso, sia proficuo e all’insegna dell’amicizia che lega noi rotariani. Quale modo migliore per farlo, se non condividendo? Condividere, lo sappiamo, ci permette di donare qualcosa di noi e di sentirci, invece che privati, estremamente appagati. In particolare, la condivisione dei tanti talenti che sono nei nostri club ci permette di capire che ognuno ha sempre qualcosa da dare e che ognuno costituisce una risorsa preziosa.

 

Pertanto, la mattina del 5 gennaio si è tenuta, da remoto, la prima edizione dell’Interactalent, l’evento organizzato dalla squadra distrettuale Interact del distretto 2120 per celebrare l’inizio dell’anno in modo originale. Solitamente un talent prevede che ci sia un vincitore e un premio: il nostro implica la vittoria di tutti nella condivisione delle proprie passioni.

In apertura dell’evento, l’RD Interact Nicole Iammarino ha sottolineato come esso sia stato il frutto di un grande lavoro e della collaborazione di ognuno dei membri della squadra distrettuale, mai come ora compatta e affiatata.  Ai saluti istituzionali dell’RD, hanno fatto seguito le esibizioni dei ragazzi del distretto, tutte diverse e uniche. Nell’atmosfera di amicizia e familiarità c’è chi si è esibito cantando, chi suonando il sassofono, la chitarra, leggendo una poesia, ballando o disegnando.

 

Le emozioni, ha enfatizzato la rappresentante distrettuale Interact Linda Lenza, sono state il filo rosso dell’evento, che è tra i primi ad essere stato realizzato interamente dai ragazzi. Lei stessa ha poi anticipato quale sarà il prossimo evento che vedrà convolti interactiani e rotaractiani il 17 gennaio: il Rypen 2021.

A scandire la chiusura sono stati gli auguri dei presidenti Interact e dei delegati Rotary e Rotaract presenti, nelle parole dei quali sono emersi i valori che ognuno di noi interactiani ha intenzione di portare in questo 2021: amicizia, spirito di iniziativa, condivisione, collaborazione, speranza e fiducia nelle proprie idee.

 

Tornando a parlare di tradizioni e di inizi, l’apprezzamento dell’evento e il valore che ha assunto, fanno presagire che potrebbe diventare esso stesso una vera e propria tradizione del distretto 2120, come saluto di buon anno, ma anche e soprattutto come momento di scambio e di conoscenza. Farlo in presenza, quando sarà nuovamente possibile, aggiungerà all’Interactalent il valore della fisicità e le emozioni delle esibizioni in diretta.

 

Da presidente, da membro della commissione distrettuale e prima di tutto da interactiano, non posso che dirmi soddisfatto e felice per queste nuove amicizie che l’Interact ha permesso di tessere, per la qualità del tempo trascorso con loro e per quanto riusciamo a fare insieme, meglio.

TRASMESSO IN STREAMING IL CONCERTO INAUGURALE PER IL 2021 DEL R. C. VENOSA

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Il Covid non ha fermato il Rotary Club di Venosa nell’organizzazione del “Concerto Inaugurale di benvenuto per l’anno 2021 svolto nell’affascinante location storica dalle origini antiche dell’Hotel Orazio, per la prima volta, senza il pubblico. Il concerto affidato ai maestri di Venosa Vincenzo Lioy (violoncello), Roberta Lioy(violino), Giuseppe Lioy (pianoforte), Pierpaolo Dinapoli (chitarra), Annachiara Griesi(clarinetto) hanno deliziato il pubblico con la grande musica di Paganini, Corelli, Halvorsen e altri autori. Il concerto, trasmesso in live streaming gratuito sulla pagina Fb del Rotary Club Venosa è stato un vero successo.“Si guarda al concerto per la qualità musicale, certo, ma anche come segno di progressivo ritorno alla normalità segno di fiducia nel nuovo anno – ha commentato Teresa Asciutto Presidente del Rotary Club Venosa la musica come custode di cultura e fede in tempi difficili, conferma il suo ruolo e illumina il territorio. Cultura e musica hanno come sempre un valore centrale perché significano crescita collettiva, svago, conforto, prospettiva, opportunità” Dagli schermi dei computer, o televisori collegati ad internet, si è potuto così godere anche in tempi di lockdown, di un meraviglioso concerto il cui programma ha spaziato dalla musica classica ai grandi successi di medley di Natale con spazi e passaggi emozionali che solo la buona musica riesce a regalare. Per rimediare all’assenza degli spettatori in sala, il pubblico numerosissimo, collegato in diretta streaming, in sostituzione degli applausi ha costantemente, con messaggi e like, sostenuto i musicisti per sostituire gli applausi. Un tributo virtuale per non rinunciare alla magia del Concerto, ma anche un messaggio di sostegno a chi, in questo periodo così difficile, pur rimanendo nel proprio salotto di casa, vive con sofferenza il periodo della pandemia.
Rosa Centrone

INTERACT FOGGIA U. GIORDANO. MEETING “JUST BE YOURSELF SII TE STESSO”

Just be yourself

Sii te stesso!

Progetto di conoscenza proposto dall’Interact Foggia “Umberto Giordano”

Domenica 3 Gennaio, su piattaforma Zoom, si è svolto l’interessante meeting “Just be yourself” organizzato dal Club Foggia Interact “Umberto Giordano”, presidente Marco Placentino.  Il progetto nasce da una proposta della socia interactiana Chiara Silvestris, alunna del Liceo Marconi, che desiderava richiamare l’attenzione degli adulti sulle incertezze e paure che gli adolescenti vivono nel mostrare il proprio Io agli altri preoccupati di sottoporsi ad eventuali giudizi e critiche. Spesso l’adolescente si trova di fronte a un bivio: <essere sé stesso o omologarsi all’idea che gli altri possano avere di lui?>. Cosa succederebbe se si fermasse al giudizio degli altri e non esternasse le sue qualità e i suoi principi? Come liberarsi dal timore di pregiudizi, condizionamenti e limiti imposti dagli altri? Quali strategie adottare per “sotterrare” quelle fastidiose imperfezioni fisiche?>. Basta fingere e crearsi una maschera convenzionale per respingere quelle OMBRE che spesso  s’ingigantiscono quando inizia a fare buio e la vita diventa più complessa?

A tali interrogativi Chiara ha cercato di dare delle risposte attraverso un percorso di conoscenza e riflessione su se stessa, sulla percezione di sé, sulle relazioni personali. Le è stata provvidenziale la quarantena pandemica per “affrontare” le sue OMBRE scoprendone la reale essenza. Così, ha deciso di condividere il suo percorso di conoscenza con altri adolescenti, che vivono le sue stesse crisi esistenziali e non sanno come uscirne. Interessante è stato il dialogo con la relatrice, dott.ssa Lara Vinciguerra, “Trainer di comunicazione efficace e strategica, mediatrice di conflitti e formatrice”, che ha saputo con maestria affrontare il problema, entrando subito in empatia con i ragazzi. Partendo da una frase di E. Fromm “Il compito nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso” ha spiegato come “il cammino che ci porta a diventare quelli che siamo è un’avventura complessa e affascinante che si snoda tra fattori biologici, biografici, emotivi, culturali e, soprattutto, relazionali”; ha fatto comprendere come, nella transizione dall’eteronomia all’autonomia, siano fondamentali l’ascolto delle proprie emozioni che, attraverso un dialogo interiore, sviluppano la percezione di sé e le conseguenti scelte personali. Utilizzando alcune immagini del film “La trappola del pregiudizio”, la dott.ssa Vinciguerra ha affrontato il tema dei pregiudizi, degli stereotipi, delle discriminazioni, che si possano superare solo interrompendo il proprio giudizio sugli altri. A conclusione dell’intervento si è complimentata con Chiara per come sia riuscita a trasformare una situazione negativa, quella pandemica della solitudine, in un’opportunità di crescita interiore. Lo stesso apprezzamento è stato espresso dalla D.S. Piera Fattibene e dalla docente del Marconi Giuseppina Carrassi, che ha verificato la trasformazione della sua alunna. Significative le testimonianze dell’attrice Virginia Barrett, della ballerina di Spazio Danza di Lucia Fiore, Mariasole Di Cosmo, e di Fabiola Vitto, presidente Interact Mola di Bari, che ha ringraziato il club Interact di Foggia per averle dato l’opportunità di partecipare ad un evento così importante. Prezioso l’intervento di Wanda Sernia che ha espresso l’essenza delle fase adolescenziale dimostrandone profonda conoscenza: <Dare voce alle emozioni, al nostro sentire più profondo. Il giudizio degli altri ci parla dei loro gusti, non del nostro valore. Le nostre vite sono come un libro: gli altri possono leggere il titolo, ma solo noi siamo gli autori del capolavoro che scriveremo del nostro mondo. La nostra autostima corrisponde alla valutazione che facciamo del nostro autoconcetto. Inglobiamo i pensieri, i sentimenti, le esperienze della nostra vitae li passiamo al vaglio, giudicandoli. Allora dovremmo imparare a volerci più bene, a credere di essere meritevoli di rispetto, stima e gentilezza. Anche perché ciascuno, di noi vede negli altri, quello che porta nel proprio cuore>.  

Meeting interessante che ha esaltato le qualità dei ragazzi, molto bravi a interloquire con la Relatrice dimostrando senso di responsabilità e maturità. L’argomento, sempre attuale ed alquanto complesso, ha coinvolto tutti e in particolare i genitori, talvolta impreparati a comprendere le paure e le “ombre” dei propri figli

Il Rotary serve anche a questo: promuovere dibattiti, formare giovani leaders responsabili delle proprie scelte, preparati dai loro Delegati ad affrontare le sfide e, soprattutto, a comprendere che ognuno può e deve decidere in quale direzione andare, quale strada percorrere, quali mete raggiungere.

 

Maria Buono e Paolo di Fonzo

delegati Interact Foggia “U. Giordano”

R.C. VENOSA: “CHI SEMINA AMORE RACCOGLIE FELICITA'”

“Chi semina amore, raccoglie felicità”.

Con questo spirito il Rotary Club Venosa ha  voluto riservare le sue attenzioni ai bambini che più hanno bisogno in questo periodo di festività. L’ attenzione é stata rivolta ai bambini e ragazzi della Cooperativa sociale “Il  Cerchio Magico” realizzando i desideri espressi nelle loro letterine a Babbo Natale e donando beni di prima necessità.

“Il nostro Natale ha avuto un SENSO: la gioia dei piccoli unita al loro entusiasmo nello spacchettare ci ha regalato lo spirito  vero del Natale. Noi il nostro dono l’abbiamo ricevuto dai loro sorrisi e dalla tenerezza vera e sincera. “ ha detto la Presidente Teresa Asciutto. Adesso.

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