Categoria: Marzo

RC ALTAMURA-GRAVINA – 8-9 MARZO 2025 – VIAGGIO A ROMA TRA FEDE E CULTURA

8-9 MARZO 2025 – VIAGGIO A ROMA

(Tra Fede e Cultura)

Sabato 8 e domenica 9 marzo 2025, circa 120 partecipanti tra soci, familiari e ospiti, si sono recati a Roma, in occasione delle Giornate giubilari dedicate ai Volontari.

Prima della partenza programmata alle prime ore dell’alba di sabato 8 marzo, tutti i partecipanti hanno consumato una ricca colazione offerta dal Club; subito dopo i due pullman si sono diretti a Gravina, dove ad attenderli vi era un nutrito gruppo di soci, parenti ed amici che si sono uniti agli altri.

Prima di arrivare a Roma, sosta obbligata in Autogrill per consumare il pranzo a sacco e subito dopo il viaggio è proseguito per Castel Gandolfo per una breve visita del centro storico e ammirare il panorama del lago di Albano dall’alto del borgo antico.

Il Viaggio è proseguito per Roma e alla stazione Metro di Anagnina, tutti hanno preso il treno, destinazione Ottaviano e ricongiungersi a Piazza Pia.

Da Piazza Pia, nel primo pomeriggio, dotati di Croce fornita dai Volontari, ha avuto inizio la processione verso la Porta Santa, seguendo un percorso preferenziale.

Attraversata la Porta Santa, all’interno della Basilica di San Pietro, il gruppo ha visitato la tomba del santo e ha partecipato alla santa messa.

Trascorsa la serata in autonomia, dopo aver preso la stanza prenotata all’Hotel San Giovanni, tutti a cena al Ristorante “Ceccacci” ubicato nei pressi dell’albergo.

La giornata si concludeva in armonia, amicizia e allegria, tra una chiacchierata e una passeggiata nei dintorni.

Al mattino seguente, molti soci hanno deciso di partecipare alla messa domenicale in Piazza San Pietro; purtroppo a seguire non si è tenuto l’Angelus, per motivi di salute del Santo Padre; così i partecipanti hanno potuto passare la mattinata in giro per Roma tra shopping e visita delle numerose meraviglie presenti nella Capitale.

Il gruppo si è ricomposto per il pranzo, durante il quale non sono mancate le numerose foto ricordo.

Nel pomeriggio risaliti sui pullman i “turisti” si sono recati alla Basilica di San Paolo Fuori Le mura, in periferia di Roma, dove hanno potuto attraversare una seconda Porta Santa, visitare la maestosa chiesa dedicata al Santo e in cui sono custodite le sue spoglie.

Nel tardo pomeriggio il rientro, appagati delle due giornate trascorse tra fede e cultura e soddisfatti di aver trascorso del tempo tra amici, nel segno dei valori rotariani.

Altamura-Gravina, 10 marzo 2025

RC Altamura-Gravina – Giornata della Poesia: “Da tanne a mò”

Teatro: “Da Tanne a mò”

 Piacevole, divertente e partecipata la serata del 21 marzo 2025, organizzata presso l’Auditorium del Sacro Cuore di Altamura, dal Rotary Club di Altamura-Gravina in collaborazione con la Pro Loco, in occasione della Giornata della Poesia.

Dopo il consueto suono della campana e gli onori alle bandiere, i saluti iniziali di Vito Cicirelli, Presidente del Club a cui sono seguiti i saluti di Pietro Colonna, Presidente della Pro loco.

A seguire la presentazione dello spettacolo-narrazione da parte di Domenico Denora, organizzatore dell’evento e Segretario del Rotary Club Altamura-Gravina.

Denora ha recitato diverse poesie in vernacolo altamurano e dopo di lui si sono diversi poeti che si sono avvicendati nel raccontare poesie in dialetto altamurano, tratte da storie di vita e che hanno fatto rivivere momenti di vita quotidiana dei nostri discendenti e un periodo legato al passato del popolo altamurano.

Un lavoro di Domenico Denora, in collaborazione con Nicola Scalera e Michele Tota, con prefazione di Ferdinando Mirizzi e acquerelli di Ninì Marvulli.

La serata ha visto alternarsi donne e uomini che hanno raccontato “Briciole di storia” altamurana; tra loro anche Eugenia Santoro e Rachele Popolizio.

Si è passati dalla vita contadina, quando “s’scev for”, si andava fuori in masseria su una carretta trainata da un mulo o da un cavallo ad oggi con una gioventù abbigliata alla moda del tempo.

Nelle storie non si cita il telefonino e questo è un particolare di non poco conto.

Significa che dialetto e voglia di incontrarsi in piazza per raccontare fatti propri o altrui, sono una prassi che non è cambiata e che esiste e resiste ancora oggi, proprio come da tanne a mò…

RC Altamura-Gravina – COLA E CARNEVALE

COLA & CARNEVALE – PUTIGNANO 2 MARZO 2025

Interclub e Interdistrettuale con 13 Rotary Club

Grandissima festa quella che si è svolta domenica 2 marzo 2025 a Putignano in occasione del Carnevale.

A partecipare sono stati 13 Rotary Club del Distretto 2120 e di altri distretti del Lazio e del Veneto.

Se pur il clima non era dei migliori e a tratti la giornata è risultata uggiosa, vi è stata grande partecipazione.

Tutti i partecipanti si sono ritrovati presso la Sala Ricevimenti “La Chiusa di Chietri” pochi chilometri fuori Putignano, direzione Alberobello.

Con loro il Governatore del Distretto 2120 Lino Pignataro e gentile consorte Annalisa.

Da qui il gruppo si è spostato con le navette nel centro di Putignano dove soci, famigliari e ospiti, hanno potuto visitare il Museo del Carnevale e il centro storico addobbato per l’occasione.

Molta gente presente, incurante delle condizioni climatiche avverse, che ha preferito comunque raggiungere Putignano per assistere alla famosa sfilata dei Carri allegorici.

Durante il momento conviviale presso il Ristorante della Sala Ricevimenti, si è avuto modo di fare conoscenza dei soci degli altri Club, consolidare l’amicizia rotariana e non sono mancate le numerose foto per immortalare quei bei momenti.

Nel pomeriggio, da posizione favorevole, grazie all’interesse di Michele Longo Presidente del Club di Putignano Trulli e Grotte e del suo Direttivo, tutti hanno potuto assistere alla grande sfilata dei numerosi carri, in un tripudio di coriandoli, musica, balli e allegria collettiva.

Una giornata da ricordare, resa possibile grazie alla magia del Rotary.

LA LEADERSHIP FEMMINILE NELLE TERRE DELL’AGLIANICO DEL VULTURE

In Occasione della Giornata Internazionale della Donna i Club di Melfi e Foggia si sono riuniti per una serata all’insegna della “Leadership Femminile”. Durante la serata, presso la Cantina Terra dei Re in risonerò in Vulture, si è discusso del ruolo delle donne nelle terre dell’Aglianico del Vulture, in presenza della sig.ra Grazia Fusco Responsabile Amministrativo della Cantina, della dott.ssa Francesca Di Lucchio Presidente del Parco Regionale del Vulture, della dott.ssa Lucia Fierri, formatrice distrettuale del Distretto 2120. La discussione è stata moderata dalla Segretaria del Club di Melfi Rossella Brenna. Duante la serata, il socio fondatore del Club di Melfi, Francesco Corona, ha presentato i risultati di alcuni studi da lui svolti in merito alle figure di tre donne del passato che hanno saputo emergere nel loro tempo, senza il concetto di “quote rosa” ma con le sole capacità e con il coraggio delle proprie azioni.

La serata si è conclusa con il rinnovo del rapporto di amicizia e vicinanza tra i due Club, con lo scambio dei gagliardetti e con la conferma della reciproca partecipazione a programmi si service globali a cui i Club partecipano.

IL RC CANOSA PREMIA LA CULTURA (E NON SOLO)

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 Una fantastica serata quella di domenica 10 marzo scorso, tenutasi al Teatro Comunale “R. Lembo” di Canosa di Puglia. Nell’ambito dell’iniziativa “Premia la Cultura”, proposta per l’ennesimo anno consecutivo dal Comune al fine di spronare i più giovani alla partecipazione ad attività di interesse particolare, come gli spettacoli teatrali della Stagione 2023-2024 organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, il Rotary Club di Canosa, sponsor dell’occasione, ha regalato una giornata difficilmente ripetibile alla classe 3a sez. G del Liceo Statale “E. Fermi”.

Si persegue uno degli obiettivi del Rotary: l’azione per i giovani, con lo scopo di esaltare le potenziali doti di leadership dei singoli. È stato infatti garantito loro un confronto esclusivo, emozionante ed indimenticabile proprio come quello di domenica.

“Quasi amici”, piéce che ha visto tra i protagonisti Massimo Ghini e Paolo Ruffini, è la storia (vera!) di un tetraplegico e del suo improvvisato badante. Un racconto assolutamente non banale o sentimentale: il rapporto di amicizia contenuto nel titolo è solo il preambolo alla profondità della reale inclusione, trattata non con la “pietas” ma con la libertà vissuta senza timore delle diversità, dei tabù o del politically correct.

Nell’anticamera che gli studenti hanno vissuto con gli attori, con l’assessore alla Cultura Cristina Saccinto e con il presidente di Club Leonardo Mangini, si è parlato principalmente di questi temi (oltre a ripercorrere, come ovvio, le carriere dei due volti tra i più noti del cinema italiano, con aneddoti e curiosità anche personali) che – non a caso – abbracciano anche altre vie d’azione della nostra associazione. Una volta “rotto il ghiaccio”, sono palesemente emerse l’umiltà, l’umanità e la delicatezza dei due esperti artisti, uniti da un forte legame anche fuori dai palcoscenici.

Per la gioia dei ragazzi che, tra l’altro, hanno ricevuto in dono il libro “Le donne della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” della giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno Enrica Simonetti, già oggetto del service della signora Gabriella, consorte del nostro Governatore Vincenzo “Sax” Sassanelli, proprio a dimostrazione della trasversalità del Rotary su temi attuali e di attenzione sociale.

R. C. FOGGIA “U. GIORDANO”. CONVERSAZIONE ETICA CON IL GENERALE ROLANDO MOSCA MOSCHINI

“Etica, associazionismo e libertà, pilastri di una società sana”

Gen. Rolando Mosca Moschini

 

Si è concluso egregiamente il ciclo di Conversazioni Etiche dedicate agli Studenti del Liceo Classico Lanza, Liceo Artistico Perugini e Liceo Scientifico Marconi, promosso dal Rotary Club Foggia “U. Giordano”, presidente Renato Clemente Martino, e coordinate dal socio Luciano Magaldi.

Relatore della Conversazione di Sabato 25 Marzo, il Gen. Rolando Mosca Moschini, che ha onorato la Comunità rotariana e scolastica con una trattazione ampia e approfondita su “Etica, associazionismo e libertà, pilastri di una società sana”.

La tematica, di particolare importanza, ha coinvolto gli studenti, attenti osservatori di Valori inestimabili e fondamentali per il loro futuro.

Il Gen. Rolando Mosca Moschini, in virtù della sua vasta esperienza professionale e per il ruolo apicale di elevato prestigio che ha sempre svolto, ha saputo delineare, in un linguaggio semplice ma incisivo, un itinerario di riflessioni e di conoscenze utili alla formazione morale e sociale di ognuno.

Prima di entrare nel vivo della Tematica ha espresso la difficoltà, per una persona anziana come lui, di parlare ai giovani essendo il suo un bagaglio culturale ed esperienziale diverso ma sottolineando il dovere di comprendere la realtà in cui vivono.

Interessante la sua definizione di Associazionismo, che costituisce uno dei motori della vita sociale, anche perché rafforza l’individuo nell’affrontare problemi e obiettivi.

Non ha potuto, da persona formata alle rigide regole militari, non evidenziare la mancanza di valori etico-morali di riferimento nell’attuale società globalizzata, dominata da logiche individualiste ed egoistiche, così come la crescita esponenziale delle interconnessioni tecnologiche che rendono le comunicazioni interpersonali più superficiali, più povere di contenuti e di valori. Se gli ideali dell’uomo contemporaneo sono il successo individuale, la ricchezza, la fama, soprattutto quella mediatica, progressivo e dilagante è il rifiuto degli aspetti etici dei comportamenti.

Chiaro è stato l’invito ad iscriversi ad Associazioni di impegno sociale e umano, come il Rotary, che esprime la propria mission nel “Servire al di sopra di ogni interesse”,  fondata su una forte base valoriale, tra cui spiccano valori quali umanità, collaborazione, rispetto, integrità, correttezza, rifiuto di ogni discriminazione, tutela dell’Ambiente.

Ed è proprio su questi aspetti che il Generale ha voluto aprire il dibattito con i Giovani presenti per ascoltare la loro voce e capirne le esigenze.

Interessanti gli interventi, che hanno espresso il livello di maturità e di consapevolezza dei Giovani sull’importanza di radicare Valori e Ideali, che sono del Rotary ma che devono essere condivisi da tutti, nelle Scuole come nella Società e nelle Famiglie.

Per il Club Rotary Foggia “U. Giordano”, per l’Interact e per la comunità scolastica, è stato un grande onore ascoltare un relatore di così alto profilo, come il Generale Mosca Moschini.

IL R. C. FOGGIA “U. GIORDANO” INCONTRA IL GENERALE ROLANDO MOSCA MOSCHINI

Un tema davvero interessante e quanto mai attuale quello trattato dal Generale Rolando Mosca Moschini che Venerdì 24 Marzo, alla presenza del Prefetto di Foggia Maurizio Valiante, ha incontrato i soci del Club Foggia “U. Giordano” e numerosi ospiti  nell’accogliente Casa Freda di Foggia. L’alta Personalità, già rappresentante militare all’ONU, Comandante Generale della Guardia di Finanza, Capo di Stato Maggiore della Difesa e, da ultimo, Consigliere Militare dei Presidenti della Repubblica Napolitano e Mattarella, ha svolto “Riflessioni sulle conflittualità che costituiscono fattori di criticità per il nostro Paese”. Dopo i saluti del Presidente del Club Renato Clemente Martino che ha sottolineato la grande soddisfazione, sua e di tutti i soci, per la prestigiosa presenza dell’illustre Ospite, la parola è passata al Prof. Vito Spada, docente di Economia presso l’Università di Lecce ed amico di vecchia data del Generale; ne ha percorso brevemente la rilevante carriera che gli ha consentito di acquisire una vasta ed approfondita esperienza in Italia ed all’Estero, non solo nel campo prettamente militare, ed ha quindi introdotto il tema prescelto, sicuramente capace di tenere vivo l’interesse dell’uditorio per la sua rilevante attualità.  Il Generale ha quindi trattato l’argomento, partendo da un breve “excursus” storico-geopolitico che prende le mosse dalla caduta del Muro di Berlino, attraversa la fine del Patto di Varsavia ed il contestuale rafforzamento dell’Alleanza Nato, via via  sempre più estesa fino a lambire le porte della Russia che intanto nel tempo aveva subito e mal digerito la disgregazione dell’Unione Sovietica. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha poi acceso una conflittualità con il Mondo occidentale che rischia ora di degenerare in una guerra globale. La speranza che ciò non accada è riposta su due deterrenti: l’improbabile  ricorso all’uso di armi nucleari, altamente distruttive per ciascuno dei contendenti, ed il rilevante interesse economico della Cina nei confronti sia degli Stati Uniti d’America che dell’Europa. Alla chiara ed esaustiva relazione è seguito un breve dibattito con appropriati interventi da parte di alcuni soci. Unanime l’apprezzamento di tutti i presenti, davvero colpiti dalle puntuali informazioni ricevute, interpretato dal vivo ringraziamento rivolto all’oratore dal Presidente del Club che ha concluso la serata.

 

 

 

 

IL ROTARY CLUB GALLIPOLI AL SERVIZIO DELLE GIOVANI GENERAZIONI

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Nel corso del mese di marzo, il nostro Club è stato protagonista di 4 giorni intensi di formazione presso l’Istituto Comprensivo Polo 2 di Gallipoli.
170 alunni coinvolti in diverse giornate di apprendimento sui seguenti temi:
– l’alimentazione nell’età adolescenziale
– lotta al bullismo ed al cyberbullismo
Gli eventi hanno visto la diretta collaborazione:
– della dott.ssa Alessandra Romano, nutrizionista
– dell’associazione anti bullismo, MABASTA
– del Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Gallipoli, dott.ssa Beatrice Casamassa.
I temi trattati rientrano a pieno titolo all’interno dei seguenti service distrettuali:
– Il Rotary al Servizio Delle Nuove Generazioni
– Nutrire ed Educare nel contrasto allo spreco alimentare.

ROTARY CLUB MATERA. NUOVE PROSPETTIVE NELLE TERAPIE PER DIABETE E OBESITA’

Caminetto entusiasmante con presenza massiccia della base associativa oltre che di importanti ospiti del mondo della sanità, il Prof Francesco Giorgino, professore ordinario di Endocrinologia Uniba, Direttore Unità Operativa complessa di Endocrinologia Policlinico di Bari, ha esposto con dovizia di particolari e con grande chiarezza le novità che riguardano la prevenzione del diabete e dell’obesità. La presentazione delle molecole alla base delle nuove terapie che possono determinare una svolta nella vita quotidiana delle persone.
Erano presenti tra gli altri i PDG Luca Gallo e il PDG Gianvito Giannelli (soci onorari del Club), il DGD Antonio Braia e nostro socio, l’Assistente del Governatore Nicola Auciello il Rtn Nicola Gulfo, il Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Matera il Dott. Franco Di Mona, il Primario della U.O.C. di Endocrinologia dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera la Dott.ssa Antonella Carbone, il Dott. Cilla della ASM, il Presidente Incoming del R.C. di Lauria Gennaro Nasti, il Presidente della Provincia di Matera Avv Piero Marrese, il Sindaco di Matera Dott. Domenico Bennardi.

R. C. PUTIGNANO E PROGETTO “TRULLI MARE”: ROTARY ED ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE – EX MACELLI RESTITUITI A NUOVA VITA

ROTARY ED ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE – EX MACELLI RESTITUITI A NUOVA VITA. UN CONVEGNO NELL’AMBITO DEL PROGETTO “TRULLI MARE”
“Non è facile parlare dei macelli, luoghi di sangue e di morte anche perché, quasi per controsenso, le norme vogliono il benessere dell’animale nella macellazione”. E’ l’esordio del dott. Nicola Gigante al convegno che ha avuto luogo domenica scorsa 26 marzo, nella storica location del Castello di Conversano, sala convegni. Si è trattato di un importante incontro Trulli-Mare, organizzato dal Rotary Club Putignano Trulli e Grotte, sulla “archeologia industriale”. Al convegno, cui hanno partecipato tanti delegati e soci dei Rotary club di tutta la Puglia, ha partecipato anche il sindaco di Conversano, avv. Giuseppe Lovascio il quale, nel dare il benvenuto nella propria città ai numerosi ospiti e nel ringraziarli per aver scelto proprio questa cittadina per il loro incontro, ha fatto presente che anche la sala convegni che li ha accolti è stato frutto di un recupero impegnativo, stante il tema della giornata ed ha ringraziato il Rotary per le tante opere meritorie che i loro soci effettuano per il territorio, Conversano compresa. Il presidente del club, ing Francesco Mercieri, ha illustrato il “Progetto Pluriennale Trulli-Mare”: nato a Rosa Marina trentanove anni fa, per una intuizione dei dott. i Franco Anglani e Gino Leuci, ad opera dei Rotary club di Putignano, Fasano, Brindisi, Ceglie Messapica e Martina Franca (cui, nel corso degli anni, si sono aggiunti tanti altri club). L’intento: costruire un progetto di valorizzazione integrata del territorio in grado di mettere a sistema le risorse culturali, turistiche e paesaggistiche esistenti e promuovere il territorio ed il suo sviluppo sostenibile. Egli ha informato che quest’anno è in corso lo studio della “archeologia industriale” della Puglia. Ha introdotto i lavori il dott. Paolo Rotondo del Rotary club di Manduria, presidente del progetto pluriennale; egli ha dato i saluti di benvenuto al dott. Donato Donnoli del club di Val d’Agri, già governatore del Rotary di Puglia e di Basilicata; al governatore del prossimo anno, ing. Vincenzo Sassanelli del Rotary club Bari ed alla rappresentante del governatore, dott.a Giuseppina Di Nubile, del club Bari Alto Terra dei Peuceti. Il presidente Rotondo ha spiegato che, compito di questo anno, è quello di individuare vecchi opifici e siti industriali che sono stati recuperati ed offerti alla fruibilità pubblica. L’arch. Gianni Lanzilotti, del club di Carovigno, già governatore di Puglia e Basilicata e delegato distrettuale del progetto stesso ormai da più di dieci anni, ha informato, preoccupato, che ogni anno in Italia vengono smantellati 156 mila opifici industriali e rottamate tonnellate di macchinari. Grazie al ministro Franceschini, egli ha detto, oggi tali opifici vengono considerati beni culturali, esempi di cultura umanistica e tecnico-scientifica, anche se la corsa della rivoluzione industriale distrugge le tracce del passato: prezzo alto che si paga per la modernità e l’efficienza. Per fortuna, egli ha aggiunto, di molti di questi opifici, anche grazie al Rotary, vengono recuperati la storia, il percorso produttivo ed il loro tramonto ed essi diventano oggetto di recupero che li restituiscono a nuova vita; come l’ex macello comunale di Putignano, oggi affidato ad associazioni del territorio. Ha infine informato che, anche per l’ex tabacchificio di Ostuni, è in corso un intervento per trasformarlo in struttura turistica. Il dott. Nicola Gigante, socio del club e medico veterinario della ASL, ha relazionato sul tema: “Dall’arte della macellazione al macello per l’arte”, alternando scene e descrizioni di macellazione ad opere d’arte che vari artisti, come Rembrandt, hanno dedicato a questo lavoro. Egli ha illustrato un regio decreto del 1923 che imponeva la macellazione esclusivamente nei comuni; l’obbligo comunale di dotarsi di un macello, se sprovvisti, da costruire in luoghi adatti con strumenti ed apparecchi per eseguire controlli e ricerche. Ad Alberobello tale luogo veniva chiamato “ammazzatoio”. Questi macelli, egli ha informato, dovevano avere obbligatoriamente un medico condotto, un custode, degli impiegati per i bolli e per la riscossione; mentre oggi ci sono squadre specializzate che operano la macellazione, prima erano i titolari stessi delle macellerie che vi provvedevano, magari aiutati dal garzone di bottega e dai familiari; non c’era bisogno di certificati di provenienza perché i macellai stessi conoscevano gli allevatori che “tiravano su” gli animali, tutti rigorosamente del paese: un bollo sulla carne lo assicurava: “carne locale”. Mentre il bollo “carne foranea” indicava il trasporto dal paese vicino, oggetto preventivamente di visita del medico condotto. Dell’animale si raccoglieva tutto, anzi di più visto che si vendeva anche il “quinto quarto”; poiché il consumo di carne era molto limitato, non avveniva una strage di animali né esisteva l’allevamento intensivo né essa proveniva da località molto lontane: cosa che oggi avviene regolarmente e ciò non va assolutamente bene, a parere del dott. Gigante. Prima esistevano gli spacci comunali dove si vendeva la carne ad un prezzo ed ad una quantità stabilita dal medico condotto. Poi c’è stata la liberalizzazione della macellazione e dello spostamento degli animali e delle carni e si è verificata la “morte” dei macelli comunali. Delicata è l’opera del medico veterinario oggi, egli ha detto, che deve visitare l’animale prima ed anche dopo la macellazione, deve fare molta prevenzione perché non si verifichi il passaggio di malattie dagli animali all’uomo, visto che un terzo di tute le malattie umane viene trasmesso proprio dagli animali. Il veterinario deve anche controllare che gli animali, prima della macellazione, vengano stordirti, che non avvenga dissanguamento, che le pistole siano a “proiettili captivi” o comunque che le pratiche non facciano soffrire l’animale. Non più utili dunque, i macelli comunali, visto che la macellazione oggi avviene in grandi aziende attrezzate di tutto punto e con i più moderni sistemi di lavoro, essi sono rimasti chiusi per qualche tempo, fintanto che non sono stati recuperati per altra utilità. E’ quanto ha illustrato l’arch. Tonio Frallonardo, rotariano del club di Putignano, nel tema: “Ex macelli comunali: esempi di recupero e di rifunzionalizzazione”. Nella sua esposizione, egli è partito proprio dall’ex macello di Putignano che, con un finanziamento per laboratori urbani, è stato recuperato ed affidato ad associazioni. Esso conserva la sua forma trapezoidale, contenuto da due strade laterali, con varie stanze a destra ed a sinistra (ieri per le varie fasi della macellazione, oggi per i vari laboratori e per i vari uffici) ed un grande spazio centrale all’aperto, prima teatro di macellazione all’aria, oggi teatro nel vero senso della parola, per spettacoli culturali. Egli ha parlato quindi, dell’ex macello di Polignano, situato sul mare, nel quale sono stati abbattuti i soffitti di tegole, conservati quelli con volte a botte, conservate alcune colonne e scavati altri ambienti nel sottosuolo per deposito; conservate anche la palme. Oggi esso vive una nuova vita visto che è sede del famoso museo “Pino Pascali”, con un bell’ingresso dalla parte del mare. Anche l’ ex macello di Conversano, progettato dall’architetto Sante Simone che aveva previsto tanto verde intorno, dismesso anch’esso, grazie ad un finanziamento regionale “Bollenti spiriti”, è stato recuperato. Le tettoie fatiscenti a falde sono state sostituite con altre di stessi materiali; sono stati conservati i muri perimetrali in “conci lapidei”; la struttura si affaccia su di una elegante piazza con giardinetti e tanto verde; oggi accoglie molti giovani e si appresta a diventare una vera e propria cittadella delle associazioni, luogo destinato all’integrazione delle culture.
Pietro Gonnella

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