Categoria: Novembre

La guerra per il Mezzogiorno: incontro con l’autore Carmine Pinto

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“Ogni generazione rielabora il passato sulla base delle proprie condizioni sociali, politiche, intellettuali.”
Questo é emerso alla presentazione del libro del professor Carmine Pinto, “La guerra per il Mezzogiorno” la storiografia, protagonista di una revisione e di un confronto permanente attraverso nuove domande, nuove fonti, nuove ricerche.
“La Guerra per il Mezzogiorno”, edito da Laterza, offre una nuova chiave di lettura sulla vicenda della guerra per l’unità nazionale, spiegando come come l’antico conflitto civile interno al regno meridionale si sia intrecciato con la rivoluzione nazionale italiana.” “La guerra fu innanzitutto un conflitto tra progetti di stato e narrazioni nazionali. Da un lato il costituzionalismo liberale e la nazione risorgimentale, dall’altro lato la monarchia assoluta e il patriottismo regionale.
Artisti, intellettuali, pubblicisti, politici costruirono rappresentazioni e simboli funzionali a mobilitare e legittimare tutte le forze possibili.
Eppure fu proprio sul terreno delle idee che il movimento risorgimentale, coinvolgendo scrittori, musicisti, accademici più famosi dell’epoca, travolse e sconfisse i difensori degli antichi stati, borbonici e asburgici.
Il brigantaggio fu una delle espressioni politiche, sociali e criminali della crisi dell’unificazione nel Mezzogiorno, condizionato da eredità e tradizioni di lungo periodo.” Nell’arco della serata un piacevole e interessante dibattito che ha permesso ai presenti di approfondire il tema. Il professore Carmine Pinto ospite del nostro Rotary club è Vincitore di molti premi di saggistica, Storia Nazionale, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno di Storia Contemporanea si occupa di storia politica, storia culturale e di storia militare.
Ha lavorato sui sistemi politici del Novecento, attualmente si occupa di guerre civili e movimenti nazionali nel XIX secolo. La sua notevole esperienza come professore in molte università europee e latino americane gli ha permesso di diventare membro di comitati di redazione di riviste italiane ed internazionali. Dirige il Centro di Ricerca sui conflitti in Età Contemporanea e il programma di Dottorato di Ricerca in Studi Letterari, Linguistici e Storici.
Attualmente è direttore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano di Roma

La musica come terapia per il cervello

Interessante Convegno tenutosi a Manfredonia per sottolineare ancora una volta le molteplici capacità terapeutiche della musica.

L’intento è stato quello di evidenziare un metodo riabilitativo, “Tomatis”, utile in diverse situazioni di criticità della prima infanzia ma non solo. Esperti Neuropsichiatri e Maestri di musica hanno ben tracciato il percorso sperando nell’inserimento del metodo nei normali canali di rimborsabilità. 

E il naufragar mi è “ancora” dolce in questo mare?

Con un suggestivo richiamo a uno dei più celebrati versi di Leopardi, Yacthing Club Marina del Gargano e Rotary Club Manfredonia hanno organizzato un interessante convegno dal titolo “E naufragar m’è ancora dolce il questo mare?” svoltosi nella sede del circolo nautico.
Si è parlato di mare, dunque, e come non farlo in una cittadina affacciata su un Golfo che deve una buona fetta della sua economia alle attività ad esso strettamente connesse quali la pesca, i traffici marittimi, la nautica, la cantieristica navale e la diportistica?
Un tema sul quale non si finisce mai di confrontarsi.
Un tema che se pure riproposto centinaia di volte, ha sempre da offrire spunti di riflessione e discussione, non solo ad uso e consumo personale o per chiacchere da salotto, ma per lanciare segnali chiari, suggerimenti e istanze agli organismi deputati a decidere e legiferare: perché il mare è quella grande risorsa economica ed ambientale da vivere, valorizzare e sfruttare nel solco della sostenibilità, della eco-compatibilità e della consapevolezza che salvaguardando il mare si salvaguarda la stessa vita dell’uomo.
I lavori del convegno, coordinati dal dr. Roberto Murgo, hanno preso il via dopo il saluto istituzionale dei due presidenti dei club che hanno promosso l’evento, rispettivamente Gino Tridello e Saverio de Girolamo, e che hanno ringraziato il nutrito uditorio e gli ospiti presenti tra cui esponenti di associazioni ambientaliste del territorio, il comandante del Compartimento Marittimo di Manfredonia, C.F. Giuseppe Turiano, l’Arcivescovo Padre Franco Moscone.
L’ing. Andrea Trotta, componente del Comitato tecnico provinciale rifiuti, ha parlato degli effetti “positivi” del lookdown.
In questa parentesi temporale, oltretutto nemmeno lunga, anche l’ambiente marino ci ha regalato immagini che forse non rivedremo più come quella della Laguna di Venezia, solo per citare un esempio, di cui si è riusciti addirittura a intravedere il fondale.
Queste ed altre ragioni impongono al mondo, ai Governi, di cambiare impostazione e linguaggio e di parlare di “progresso, non sviluppo”. 
Le conclusioni sono state affidate all’Arcivescovo di Manfredonia, Vieste, S. Giovanni Rotondo, Padre Franco Moscone.
“Essere responsabile significa rispondere alla realtà, acquisire consapevolezza e dare risposte sostenibili”: compiti spettanti al politico e a chi amministra, più che alla Chiesa.
Eppure è quest’ultima a mostrare di avere maggiormente a cuore i bisogni della popolazione e a raccoglierne le istanze.
Prova ne è anche l’ultima iniziativa dell’Arcivescovo che ha inviato una lettera al ministro della transizione ecologica Cingolani nella quale, dopo l’excursus sulle criticità ambientali, sanitarie ed economiche che hanno colpito il territorio, lo invita, come cittadino e come guida spirituale della Chiesa che è in Gargano, a porre in atto quanto la Carta Costituzionale riporta agli articoli 9 e 41: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” (Art. 9).
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali” (Art. 41).
“Se questa esperienza deve essere magistra vitae – ha concluso – possiamo inventarci un lockdown a servizio dell’ambiente che sia al tempo stesso strumento per lo sviluppo”.

“ Armeni : un popolo pacifico senza pace “ relazione al R.C. Bari Sud di S.E. Tsovinar Hambardzumyan, ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica d’Armenia in Italia (riunione del 22.11.2021)

Riunione del R.C. Bari Sud del 22.11.2021 presso il circolo Barion

“ Armeni : un popolo pacifico senza pace “

Dopo la serata dedicata al Libano, un’altra riunione importante che ci consente di affrontare altro problema di politica internazionale.

Si è espresso così in apertura di serata il presidente del RC “Bari Sud” Giancarlo Chiaia il quale, nel presentare gli illustri ospiti e relatori, ha voluto anche rimarcare i rapporti di stretta amicizia tra la città di Bari e la comunità armena, ormai perfettamente integrata nel nostro tessuto sociale ed economico.

Numerosi gli indirizzi di saluto, da parte di Ugo Patroni Griffi, nostro socio, di Rupen Timurian e di S.E. dott. Pietro Curzio, primo presidente della Corte di Cassazione.

Particolarmente toccante la relazione di S.E. Tsovinar Hambardzumyan, ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica d’Armenia in Italia la quale ha illustrato ai numerosi presenti la storia passata e recente dell’Armenia, soffermandosi in particolare sulla nascita della Repubblica dopo il disgregarsi dell’URSS, sulle discriminazioni subite dagli Armeni e sul conflitto con l’Azerbaigian. “Un recente trattato, ha detto l’ambasciatrice, ha sancito lo stop alla guerra. Ma non ha costruito la pace, per cui tanta strada resta ancora da fare”.

Un richiamo anche all’Europa che non può, e non deve, rimanere indifferente. Se così fosse, ha concluso l’ambasciatrice, vorrebbe dire che il petrolio e il gas valgono più della vita umana. E questo non è accettabile, soprattutto per noi rotariani.

Francesco Giordano

Tavola rotonda sulla legalità promossa da Rotary Club e Associazione degli imprenditori: “Molfetta terra di mafia”, l’allarme del Procuratore di Trani Renato Nitti

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«Molfetta è terra di mafia», a denunciare questa situazione è il capo della Procura di Trani dott. Renato Nitti, nel corso della tavola rotonda “Allarme sicurezza: aziende e territorio presidio di legalità” promossa dal Rotary Club di Molfetta e dall’Associazione imprenditori nell’Auditorium Madonna della Rosa, con la partecipazione del sindaco Tommaso Minervini e del vescovo mons. Domenico Cornacchia.

Una denuncia che proviene da fonte autorevole e informata e che non può essere ignorata dalla cittadinanza che – come ha aggiunto Nitti – deve prendere consapevolezza di questo fatto. A confermarlo sono i risultati conseguiti in tanti anni di indagini e di investigazioni condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, della quale lo stesso Nitti ha fatto parte.
A Molfetta, secondo la DIA (dati secondo semestre 2020), «si registra la presenza di gruppi criminali riconducibili agli alleati clan Capriati e Mercante-Diomede».
Infatti, la cosa più inquietante è che si tratta «di una terra dove le affiliazioni vengono fatte, i clan vengono costituiti e i rapporti di potere vengono regolati con il pensiero mafioso. Nitti ha ricordato come nel marzo del 2016, al quartiere San Paolo di Bari, aveva ascoltato un collaboratore di giustizia, sino a quel momento affiliato con un grado di “quarta”, «che proveniva da questo territorio».
In pratica qui sono presenti propaggini dei clan baresi. A Molfetta «si stipula un contratto preciso: il rito di affiliazione è un negozio con il quale il soggetto che si affilia assume una quantità di obblighi e acquista una quantità di diritti e questo vale anche in questo territorio» dove sono presenti gruppi riconducibili al clan Capriati di Bari.
«Ma non ci sono soltanto loro in questo territorio», ha precisato Nitti, che ha ricordato l’omicidio di Alfredo Fiore, avvenuto il 13 marzo 2014 fra le bancarelle del mercato settimanale di Molfetta, davanti ai suoi familiari: un omicidio con modalità mafiose, secondo il procuratore. Una persona in moto col volto coperto dal casco sparò due colpi di pistola, uno alla testa con l’intento di finire la vittima. La cosa più inquietante è che il killer agì senza la preoccupazione di essere riconosciuto e senza temere alcuna reazione: «il senso di un messaggio che voleva lanciare a chi lo doveva intendere, un messaggio di controllo del territorio».
L’altro episodio è più recente del 30 settembre scorso quando sono stati sequestrati di 50 milioni di euro a Giuseppe Manganelli, che «non può farci ignorare che questa è terra di mafia».
Manganelli, che ha scontato 12 anni di reclusione, e oggi è uomo libero, è accusato di aver occultato cospicue somme di danaro, con tutta probabilità provento delle attività di narcotraffico ed estorsive cui era dedito durante gli anni ’90.
Ma a questo scenario malavitoso, vanno aggiunti i fenomeni di corruzione: «Se c’è un pubblico funzionario che percepisce denaro con modalità occulte in relazione alla propria attività, questo è sufficiente per formarvi un vostro giudizio. I fenomeni che si sono ripetuti negli anni, conclamati addirittura con tecniche di corruzione che risalgono a numerosi anni addietro, ci dicono che il territorio non è ancora riuscito a riscattarsi da un problema che, evidentemente, finisce per colpire anche l’economia», ha avvertito il procuratore Nitti.
Nell’introdurre la tavola rotonda, il presidente del Rotary Club di Molfetta, Felice de Sanctis, ha ricordato come da alcuni mesi a Molfetta si sia in presenza di un incremento dei fenomeni di criminalità (incendi di auto, bombe a cantieri edilizi, probabili estorsioni, qualche accoltellamento), ai quali si sono aggiunti presunti fenomeni di corruzione che hanno coinvolto le istituzioni e sui quali sta indagando la magistratura.
Questo fa pensare a una città a rischio e determina l’allarme sicurezza.
La capacità delle organizzazioni criminali di infiltrarsi nelle attività legali e nelle imprese in difficoltà, approfittando anche della pandemia da Covid, sono all’attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura.
Di qui l’iniziativa del Rotary Club di Molfetta e dell’Associazione degli imprenditori di sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire un momento di riflessione e dibattito su questo fenomeno, ribadendo soprattutto il ruolo di presidio di legalità delle imprese locali.
Maddalena Pisani, presidente dell’Associazione imprenditori di Molfetta ha ricordato come l’associazione imprenditori «non è nata per fare marketing territoriale, non è nata per finalità economiche, e non è neanche nata per incrementare uno sviluppo industriale che non abbia delle solide fondamenta, tant’è vero che l’associazione si dichiara apartitica e disposta a collaborare nell’interesse di tutti gli associati, senza tagliare fuori i lavoratori”. L’associazione ha dimostrato, nel corso degli anni, di essere sempre presente per Molfetta, tutelando le aziende e avviando numerosi progetti per la città, dimostrando di avere a cuore il territorio e i suoi insediati.
Quindi la presidente degli imprenditori ha sottolineato le finalità della tavola rotonda: «Perché noi siamo qui stasera? Per ribadire un concetto importante: l’Associazione Imprenditori è il presidio di legalità che sta cercando di evitare che soggetti terzi, che hanno interessi non identificabili con quelli tipicamente imprenditoriali ed economici, si insedino e approfittino dei momenti di debolezza economica e finanziaria dei nostri associati, per sostituirsi a noi. Noi ribadiamo stasera la nostra vicinanza alle istituzioni, nella legalità e nel rispetto delle regole e delle norme».
Altro relatore importante della serata è stato il generale di squadra aerea Pasquale Preziosa, Presidente dell’Osservatorio Eurispes sulla Sicurezza, già Capo di Stato Maggiore dell’Aereonautica Militare Italiana, con una lunga esperienza internazionale. Preziosa si è soffermato sulla criminalità mafiosa (non solo italiana, ma giapponese, cinese, nigeriana ecc.), evidenziando quali siano i principali obiettivi della stessa: controllare la maggior parte delle istituzioni, che sono il cuore della società civile: le banche, i tribunali e i media.
Ha menzionato e dedicato un applauso a chi, prima di tutti, ha dato la vita per impedire che questi obiettivi fossero raggiunti: «Parlare della criminalità è molto complesso, prima di farlo, bisogna ricordare che la direzione antimafia e antiterrorismo prese il via dalle indicazioni di Giovanni Falcone nel 1991. Falcone fu ucciso con altre tre persone il 23 maggio del ’92 per rappresaglia contro la lotta alla mafia. Chi combatte la mafia, è esposto alla rappresaglia della mafia, rischia ogni giorno la propria vita”.
Infine l’intervento del dott. Antonello Soldani, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Trani, che ha voluto concentrare la sua attenzione sulla prossima apertura dello “Sportello dell’organismo di composizione della crisi” presso il Comune di Molfetta, che avrà il fine di ascoltare e indirizzare chi si trova in una situazione di difficoltà.
Il Dott. Soldani si è anche soffermato sul tema dell’aiuto alle imprese: «Se si vuole aiutare il tessuto imprenditoriale sano, è necessario, quando si parla di appalti pubblici, intervenire in modo forte nel momento in cui vengono pubblicati dei bandi antieconomici. Stiamo proponendo, che a livello nazionale, ci sia una rivalutazione tecnica sulla sostenibilità economica».
Il Procuratore Nitti ha detto che a Molfetta esiste «un tessuto imprenditoriale straordinariamente vivace, ma pure estremamente fragile». Il quadro, insomma, non è rassicurante, ma Molfetta è una terra che può ampiamente riscattarsi, è la terra da cui è partito il messaggio di don Tonino Bello.  E questo riscatto deve venire dalla società, dai cittadini che devono essere consapevoli dei rischi che ci sono, ma fermi nel denunciare le illegalità e impedire infiltrazioni criminali.
L’affermazione più forte del procuratore Nitti: “Molfetta è terra di mafia” deve farci riflettere, un avvertimento che la nostra città è in pericolo. Ma non tutto è perduto, la lotta alla mafia è ancora in corso ed è una battaglia alla quale devono prendere parte le grandi industrie e le associazioni, che però devono essere sostenute da ogni singolo cittadino affinché il cambiamento sia realmente possibile.

Soldani, Pisani, Nitti, de Sanctis, Preziosa
Soldani, Pisani, Nitti, de Sanctis, Preziosa
L'intervento dell'assistente del Governatore, Costantino Fuiano
L’intervento dell’assistente del Governatore, Costantino Fuiano
Locandina dell'evento
Locandina dell’evento
Da sinistra: Fuiano, Giannelli, de Sanctis, Valente

Visita del Governatore Rotary al Club di Molfetta: Giannelli si complimenta per iniziative e service Albania. La Festa della carta

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La visita del Governatore del Distretto 2120 del Rotary International, Gianvito Giannelli al Club di Molfetta, è avvenuta il 4 novembre, incontrando prima il presidente del Club di Molfetta Felice de Sanctis, che, tra l’altro lo ha aggiornata sul service in Albania, in corso con il Rotaract. Poi il consiglio direttivo che ha illustrato le attività in corso: dall’incremento dell’effettivo ai progetti in cantiere, dai service alla collaborazione con il Rotaract, il cui presidente Pietro Minervini, è stato inserito a tutti gli effetti nel consiglio direttivo.

Il Governatore Giannelli si è complimentato con il presidente e il Club per le attività in corso e quelle in programma.

La signora Lilly Ginefra Giannelli ha presentato il suo service che prevede l’installazione di un defibrillatore in ogni sede giudiziaria. Il presidente ha consegnato alla sig.ra Giannelli il contributo del Rotary Club di Molfetta.

E’ stato anche inserito il nuovo socio Vito Bellomo, ingegnere aerospaziale, presentato da Leonardo de Pinto, ha ricevuto la spilletta direttamente dal Governatore.

L’incontro si è concluso con la tradizionale conviviale a Palato Bistrot, nuova sede del Club di Molfetta, per festeggiare anche il ricevimento della Carta di fondazione del club 49 anni fa, nel 1972. Immancabile la torta celebrativa.

Da sinistra: Fuiano, Giannelli, de Sanctis, Valente
Da sinistra: Fuiano, Giannelli, de Sanctis, Valente
Il Governatore Giannelli spilla il nuovo socio Vito Bellomo
Il Governatore Giannelli spilla il nuovo socio Vito Bellomo
La torta della Festa della Carta per i 49 anni del Club di Molfetta. Da sinistra Fuiano, Adelaide Altamura moglie del presidente del Club, Felice de Sanctis, Gianvito Giannelli e signora Lilly Ginefra, Anna Palombella
La torta della Festa della Carta per i 49 anni del Club di Molfetta. Da sinistra Fuiano, Adelaide Altamura moglie del presidente del Club, Felice de Sanctis, Gianvito Giannelli e signora Lilly Ginefra, Anna Palombella
Da sinistra: l'assistente del Governatore Costantino Fuiano, il Governatore Gianvito Giannelli, il presidente del Club di Molfetta Felice de Sanctis
Da sinistra: l’assistente del Governatore Costantino Fuiano, il Governatore Gianvito Giannelli, il presidente del Club di Molfetta Felice de Sanctis

Seminario Distrettuale “La Fondazione Rotary per cambiare vite perchè ogni giorno ne vale la pena” – Bari, 20 novembre 2021

Si è tenuto a Bari, presso l’Hotel Parco dei Principi, l’annuale appuntamento dedicato alla #rotaryfoundation dal titolo “La Fondazione Rotary per cambiare vite perché ogni giorno ne vale la pena”.
I lavori seminariali, che si sono tenuti anche su piattaforma Zoom, sono stati aperti dal Segretario Distrettuale Antonio Braia, seguiti dal saluto dell’Assistente del Governatore Antonio Quaranta in rappresentanza dei Rotary Club Bari Metropolitani.
A seguire l’introduzione ai lavori da parte del nostro Governatore Gianvito Giannelli che, insieme all’Istruttore Distrettuale PDG Titta De Tommasi, con profonda commozione, hanno ricordato il caro PDG Prof. Riccardo Giorgino, alla presenza della Signora Lia e della sua famiglia.
La parola è passata al Presidente della Commissione Distrettuale Rotary Foundation DGN Vincenzo Sassanelli, a seguire Francesco Giorgino, Rosanna Miolli, Valeria Viterbo, Carmelo Piccolo, Michele Simone e Erika Brescia.

Interessate il resoconto dei numerosi progetti in cui il Distretto ed i Club sono coinvolti, coinvolgenti le iniziative di raccolta fondi annunciate e formativi i momenti relativi alle  Sovvenzioni e ai meccanismi alla base della Fondazione Rotary. 

Durante il seminario è stato consegnato il riconoscimento di “Socio Benefattore” ai tantissimi amici Rotariani che hanno donato il loro personale contributo al Fondo di Dotazione della Rotary Foundation.
Sono stati infine premiati dal PDG Giuseppe Seracca Guerrieri i Club che hanno contribuito alla Fondazione Rotary nell’anno rotariano 20-21.
L’intensa ed emozionante mattinata è terminata con le conclusioni del nostro Governatore.

La registrazione del Seminario è disponibile al link https://www.rotary2120.org/fondazione/.

#ognigiornonevalelapena Rotary International

 

Un defibrillatore per I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” plesso IPSIA Venosa

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Venosa nell’aula magna del I.I.S.S. Quinto Orazio Flacco plesso IPSIA, alla presenza della dirigente scolastica Mimma Carlomagno ed una rappresentanza di docenti e alunni, il Rotary club Venosa e il gruppo Green Pets Venosa hanno donato un defibrillatore che verrà installato nella scuola. “Abbiamo ritenuto aiutare la scuola dei nostri figli ad essere più sicura con un defibrillatore portando avanti questa bella iniziativa SCUOLA SICURA nata da privati” commenta Francesco Caputo Presidente del club Rotary Venosa “che con grande volontà si sono attivati per l’acquisto del dispositivo, noi ci siamo uniti affinché questo progetto potesse compiersi e abbiamo voluto completare il nostro service dotando il personale scolastico di un corso BLSD svolto da istruttori certificati così da imparare tutti i passaggi per il corretto utilizzo.” Acquistare un DAE è una iniziativa etica e sociale perché salvare una vita è un atto prezioso che va oltre la legge per questo “SCUOLA SICURA”. La donazione si inserisce nel solco dell’impegno del Rotary Club Venosa a sostegno delle iniziative sanitarie, avviato durante l’anno con attività a sostegno della prevenzione e della ricerca sul tumore al seno e con l’acquisto di macchinari sanitari. Interessante intervento a cura del dottor Roccaldo Osanna, socio del Rotary Club Venosa, Direttore U.O.C. Cardiologia UTIC del Presidio Ospedaliero di Melfi, Coordinatore Regionale Rete IMA, rispettivamente sui fattori di rischio delle patologie cardiache, sulle strategie di prevenzione e sui vantaggi di intervento tempestivo. In seguito il personale docente verrà puntualmente istruito con corso BSLD così da poter loro stessi effettuare, grazie all’ausilio di un manichino, una simulazione del Basic Life Support e dell’utilizzo del defibrillatore. Cosi come ha sottolineato durante la cerimonia Emanuele Lovallo, amministratore gruppo Green Pets, “l’incontro è stata una occasione non solo per donare un apparecchio sanitario e per sensibilizzare tutti al tema della prevenzione e del tempestivo soccorso, ma anche per lanciare una iniziativa, che, qualora fosse replicata da altri, potrebbe rendere davvero Venosa più sicura, proprio perché cardioprotetta.” La presenza nella struttura scolastica di un defibrillatore e di una squadra di angeli custodi in grado di riconoscere rapidamente un arresto cardiaco, di praticare una rianimazione cardiopolmonare di qualità può permettere di donare una seconda chance di vita ad una persona.

Gianvito Giannelli , Governatore del distretto 2120, in visita al Rotary club Venosa

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Il Rotary Club di Venosa ha ricevuto in visita ufficiale il Governatore del Distretto 2120 per l’anno rotariano 2021-2022, Gianvito Giannelli, accompagnato dall’Assistente Liliana Santoro, presso la sede del club.
L’incontro ha rappresentato una tappa fondamentale nel novero degli appuntamenti dell’anno rotariano, come momento che ha permesso al Governatore di conoscere da vicino la situazione organizzativa e le progettualità del nostro Club “Ogni giorno ne vale la pena” questo il motto del Governatore del Distretto Rotary 2120 in visita al club di Venosa

Il Governatore ha, in tale ottica, analizzato, prima con il Presidente Francesco Caputo e il Segretario Rosa Centrone – quindi con i membri del Consiglio e i Presidenti di Commissione – le attività del Club, in un costruttivo scambio con tutti i partecipanti. “Al Rotary dobbiamo volere bene” ha commentato il Governatore, “perché ci dà la straordinaria opportunità di sviluppare e alimentare sogni, perché non ha limiti e può impegnarsi su qualsiasi fronte. Grazie alla Rotary Foundation può rendere questi sogni sempre più incisivi, trasformandoli in progetti e interventi reali. Per svolgere tutte queste attività al meglio” continua Giannelli, “bisogna essere preparati e informati su come il Rotary cresce e cambia, ed il Governatore ha ricordato che gli strumenti di formazione non mancano e sono tutti disponibili sul MyRotary.”
Il presidente Francesco Caputo, supportato dai presenti, ha avuto modo di illustrare le diverse attività del club in una sintetica carrellata dei vari progetti portati all’attenzione del Governatore e poi riproposte ai soci e agli ospiti in seduta plenaria, decisamente molto partecipata. Successivamente ha descritto il Club come attivo, collaborativo, motivato e partecipato, attento al presidio dei nuovi ingressi dei soci, concentrato non solo sul donare, ma soprattutto sul “fare”.
L’incontro è poi proseguito con la conviviale, ottimamente organizzata dal Prefetto Enzo Vella , conviviale che ha visto una ampia partecipazione di soci e di ospiti, fatto positivamente rimarcato dal Governatore, che ha voluto soffermarsi con tutti per meglio approfondire la conoscenza dei soci.
L’impegno costante del club si basa su alcune parole chiave: ESSERE- AGIRE- DARE.

VISITA DEL GOVERNATORE GIANVITO GIANNELLI AL ROTARY CLUB FOGGIA

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Quando sono a Foggia è come essere a casa mia. Esordendo con queste parole, il Governatore del Distretto Rotary 2120 “Puglia-Basilicata”, Gianvito Giannelli, ha riscaldato i cuori dei Soci del Rotary Club Foggia (incontrati nella programmata visita al Club la sera dell’11 novembre 2021), quando nell’aria già si percepiva forte emozione per la coincidenza della data con quella del 22° anniversario del crollo del palazzo in Viale Giotto dopo che, in apertura di serata, nel discorso introduttivo di benvenuto, il Presidente Paolo Agostinacchio (all’epoca della tragedia era Sindaco della città) ha ricordato, non senza commozione, il triste drammatico evento che provocò 67 vittime, rimarcando come “la città di Foggia diede grande prova di compostezza ed esemplare agire con azioni colme di generosità” allora più volte sottolineato dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, accorso a Foggia sulle macerie nell’immediatezza dei fatti e successivamente per la celebrazione dei solenni funerali.

Ma a toccare le corde dell’emotività anche altri passaggi del perfetto intervento “a braccio”, compiuto con consueta eleganza e forbito linguaggio dal Presidente Agostinacchio, come il richiamo alle nostre radici, il risveglio dell’orgoglio dell’appartenenza ed altri temi sociali, soffermandosi poi sulle linee programmatiche 2021/2022. “Il Rotary Club Foggia – ha proseguito – ha individuato due itinerari da percorrere: uno, identitario, riguardante il versante storico-culturale della Comunità, uno riferito a problemi e possibili soluzioni”, precisando anche che “il contributo rotariano non può ovviamente concorrere con Enti ed Istituzioni ai fini dell’attuazione di interventi vari, ma può essere diretto a proporre, a realizzare importanti spunti di riflessione su materie, su problemi, contando sul recepimento di indicazioni e strategie da parte di chi per legge ha il dovere di operare”.

Infine, prima di passare la parola al Governatore, il Presidente Agostinacchio si è richiamato alla motivazione del motto “Tradizione e futuro”, da lui scelto per il corrente anno rotariano, perché si potrà progredire soltanto con il concorso di idee e la forte collaborazione tra il nuovo che avanza innovando ed il passato ricco di esperienze.

Nel prendere la parola, il Governatore Gianvito Giannelli, dopo aver ringraziato il Presidente Agostinacchio per le affettuose parole di benvenuto e salutato le autorità rotariane presenti (PDG Sergio Di Gioia, DGE Nicola Auciello e l’impareggiabile Assistente Giulio Treggiari) con le rispettive consorti, nonché Socie e Soci intervenuti, ha ripetuto che a Foggia si sente circondato da tanto affetto ed ha accennato ripercorrendo le significative tappe della sua carriera di docente (dal 1995 al 1998) presso l’Università di Foggia che ebbe, tra i costituenti del Consorzio per l’ateneo a Foggia, tra gli altri, il Presidente Agostinacchio ed alcuni rotariani come Saverio di Jorio ed i professori Costanzo Natale ed Antonio Pellegrino,

Il Governatore si è poi detto compiaciuto per la costante vitalità dello storico Rotary Club Foggia, fondato nel 1954, sempre attivo su tutti i fronti e che lo scorso anno, nonostante le problematiche legate alla pandemia, si è classificato al primo posto per numero di nuove cooptazioni, aggiudicandosi quindi il Premio appena istituito che, nell’occasione dell’incontro con il Governatore, è stato consegnato al Past President Luigi Miranda.

Gianvito Giannelli si è anche soffermato sui ricchi contenuti dei programmi tracciati dalle Commissioni (con i cui Presidenti si era già intrattenuto nel tardo pomeriggio, unitamente al Presidente Agostinacchio ed al Consiglio Direttivo) per una analisi delle relazioni che vedono “il Rotary Club Foggia incubatore di idee e progetti miranti a scuotere il temporaneo assopimento della città, mantenendo forte i legami di collaborazione con scuola ed università, nonché i rapporti con i settori delle imprese e dell’economia”.

Il Governatore ha quindi chiuso citando il motto “Servire per cambiare vite” del Presidente del Rotary International Shekhar Mehya e concludendo con il proprio “Ogni giorno ne vale la pena”, non senza un’ulteriore esortazione con le parole di Paolo Agostinacchio fatte “con il lievito dell’agire positivo”.

Infine, la moglie del Governatore, Lilly Ginefra, ha presentato i suoi Service: il primo per la dotazione di un defibrillatore in tutti i Tribunali del Distretto Puglia-Basilicata, unitamente alla formazione del personale di cancelleria per l’utilizzo corretto di tali apparecchiature, il secondo – condiviso con l’associazione dei governatorati Rotary d’Italia – consistente nell’istituzione del Premio Speciale nella gara Hacktool tra Interactiani e Rotaractiani d’Italia.

È seguito il tradizionale scambio dei gagliardetti ed il dono al Governatore di una effige in argento riproducente le “Tre Fiammelle”, simbolo della città di Foggia.

Michele Chiariello

 

 

 

 

 

 

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