Categoria: RC VENOSA

INTERCLUB VENOSA/BOLOGNA: La commedia di Dante è davvero una “commedia”?

Lunedì 01 Febbraio alle ore 21:00  il Rotary Club Venosa ha partecipato all’ Interclub organizzato dal Rotary Club Bologna Valle del Savena ( distretto 2072)

                     “La Commedia di Dante è davvero una “commedia”?”

Relatore Prof. Angelo Maria Mangini, Dipartimento Filologia Classica e Italianistica UniBo.

La (Divina) Commedia  di Dante è davvero una ‘commedia’? È proprio questo il titolo che il poeta ha voluto dare alla sua opera? E perché?

Il Prof. Mangini  ha spiegato come la concezione dantesca del ‘comico’ sia legata alla natura e al senso profondo del ‘poema sacro’.

Dante definisce «comedìa» la sua opera in due occasioni all’interno del poema stesso in Inferno XVI 128 («questa comedìa») e in Inferno XXI 2 («la mia comedìa»). Ma è nell ‘Epistola a Cangrande che troviamo una spiegazione: la commedia — vi si legge — «è un genere di narrazione poetica che differisce da tutti gli altri. Quanto all’argomento differisce dunque dalla tragedia in ciò, che la tragedia all’inizio è assai gradevole e quieta e alla fine o nell’esito fetida e orribile (…). Invece la commedia presenta all’inizio una situazione perturbata, ma la sua vicenda si conclude felicemente». Che si concluda «felicemente», il poema dantesco, non c’è dubbio. Ma nell’Epistola si aggiunge un distinguo stilistico: mentre la tragedia «si esprime con linguaggio altisonante e sublime», la commedia ha «un linguaggio dimesso e umile, come vuole Orazio nella sua Arte Poetica, dove autorizza i comici a esprimersi talvolta come i tragici, e viceversa». A ciò va aggiunto il fatto che Dante nel Paradiso definisce la propria opera non più una «comedìa» ma un «poema sacro» o «sacrato poema», divenuto tale «perché alla sua realizzazione hanno collaborato il Cielo e la terra, Dio ispiratore e Dante, suo scriba terreno»., un’opera ormai vicina alla «teodìa» .«Comedìa» sarebbe dunque solo una parte dell’opera: opera che con il contributo celeste ambiva a farsi appunto «poema sacro».

Un incontro molto partecipato che ha visto la presenza di Club da tutta Italia, dimostrando come in questo momento così difficile i rotariani continuano a creare relazioni  e opportunità. LOCANDINA INTERCLUB

TRASMESSO IN STREAMING IL CONCERTO INAUGURALE PER IL 2021 DEL R. C. VENOSA

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Il Covid non ha fermato il Rotary Club di Venosa nell’organizzazione del “Concerto Inaugurale di benvenuto per l’anno 2021 svolto nell’affascinante location storica dalle origini antiche dell’Hotel Orazio, per la prima volta, senza il pubblico. Il concerto affidato ai maestri di Venosa Vincenzo Lioy (violoncello), Roberta Lioy(violino), Giuseppe Lioy (pianoforte), Pierpaolo Dinapoli (chitarra), Annachiara Griesi(clarinetto) hanno deliziato il pubblico con la grande musica di Paganini, Corelli, Halvorsen e altri autori. Il concerto, trasmesso in live streaming gratuito sulla pagina Fb del Rotary Club Venosa è stato un vero successo.“Si guarda al concerto per la qualità musicale, certo, ma anche come segno di progressivo ritorno alla normalità segno di fiducia nel nuovo anno – ha commentato Teresa Asciutto Presidente del Rotary Club Venosa la musica come custode di cultura e fede in tempi difficili, conferma il suo ruolo e illumina il territorio. Cultura e musica hanno come sempre un valore centrale perché significano crescita collettiva, svago, conforto, prospettiva, opportunità” Dagli schermi dei computer, o televisori collegati ad internet, si è potuto così godere anche in tempi di lockdown, di un meraviglioso concerto il cui programma ha spaziato dalla musica classica ai grandi successi di medley di Natale con spazi e passaggi emozionali che solo la buona musica riesce a regalare. Per rimediare all’assenza degli spettatori in sala, il pubblico numerosissimo, collegato in diretta streaming, in sostituzione degli applausi ha costantemente, con messaggi e like, sostenuto i musicisti per sostituire gli applausi. Un tributo virtuale per non rinunciare alla magia del Concerto, ma anche un messaggio di sostegno a chi, in questo periodo così difficile, pur rimanendo nel proprio salotto di casa, vive con sofferenza il periodo della pandemia.
Rosa Centrone

R.C. VENOSA: “CHI SEMINA AMORE RACCOGLIE FELICITA'”

“Chi semina amore, raccoglie felicità”.

Con questo spirito il Rotary Club Venosa ha  voluto riservare le sue attenzioni ai bambini che più hanno bisogno in questo periodo di festività. L’ attenzione é stata rivolta ai bambini e ragazzi della Cooperativa sociale “Il  Cerchio Magico” realizzando i desideri espressi nelle loro letterine a Babbo Natale e donando beni di prima necessità.

“Il nostro Natale ha avuto un SENSO: la gioia dei piccoli unita al loro entusiasmo nello spacchettare ci ha regalato lo spirito  vero del Natale. Noi il nostro dono l’abbiamo ricevuto dai loro sorrisi e dalla tenerezza vera e sincera. “ ha detto la Presidente Teresa Asciutto. Adesso.

L’INTERACT CLUB VENOSA PER I NONNI DELLA CASA VILLA SANT’ANTONIO

Questo tempo di forzata chiusura in casa può essere il momento buono per stare vicini alle persone più fragili, con un messaggio, un video, un pensiero che possa allietare una giornata grigia.
I ragazzi dell’Interact Club Venosa hanno cercato di dare conforto ai Nonni della casa di cura Villa Sant’ Antonio attraverso sentimenti positivi, consegnando loro un video della nostra bella città per evocare i bei ricordi della passata gioventù, ma soprattutto per dare la possibilità di far vedere i tanti cambiamenti avvenuti tra i vicoli del centro storico.
Un video interamente girato e realizzato dai nostri ragazzi, accompagnato da una stella luminosa come messaggio di luce e speranza in un futuro più sereno.
Tante le emozioni alla consegna del video e della stella: davanti la porta la direttrice Raffaela Galella e alcuni nonnini pronti e con la gioia nel cuore a offrire un saluto affettuoso alla Presidente dell’Interact Edda Cosentino accompagnata da alcuni ragazzi del Club  e da alcuni soci del Rotary Club Venosa.

UN PROGETTO DEL R.C. VENOSA PER IL NATALE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

ll Natale ai tempi del Coronavirus. Mi prendo cura di te e di me“, questo il progetto organizzato dall’associazione Antistigma Alda Merini, che ha coinvolto anche il Rotary Club Venosa.
Il progetto ha voluto portare spensieratezza alla comunità, poiché il periodo di emergenza sanitaria Covid-19 ha determinato una chiusura ermetica delle emozioni. L’intento è stato quello di rompere l’isolamento emotivo, stando vicino ai bambini, agli studenti, alla comunità  con modalità a distanza per giocare e raccontare una storia con il tema  “ Natale 2020 ai tempi del coronavirus,  mi prendo cura di me e di te”.
La comunicazione al tempo del Coronavirus ha enfatizzato una società dell’eccesso mediatico, soffocando le emozioni più profonde per la paura e lo sgomento.
Da sempre l’uomo sente l’esigenza di rappresentare ciò che vive: attraverso l’arte, la parola,  la scrittura, la fotografia; narrare in questo periodo di tempo sospeso, ha significato dare un senso agli accadimenti che hanno segnato la nostra esistenza.
Questo insieme di micro narrazioni é stato utile da un punto di vista emozionale, e ha favorito un processo di condivisione ed identificazione, poiché il pensiero comune è stato : “siamo tutti sulla stessa barca”.
L’assenza di contatti fisici e sociali può inaridirci, e questa iniziativa ha inteso stimolare quelle emozioni profonde che ognuno vive nel suo intimo e renderle note attraverso l’albero dei desideri, una vecchia tecnica di metamorfosi emotiva dei giapponesi.
Il Rotaty Club Venosa ha voluto donare l’albero in legno, affinché questo bellissimo progetto di comunità potesse essere concretizzato.
Un gesto quello di donare l’albero che ci ha reso consapevoli di quanto la forza di riuscita di un’iniziativa dipenda dalla volontà e dalla rete di partecipazione degli enti, delle scuole e delle associazioni tutte.
“Mi prendo cura di te e di me” accresce la consapevolezza che uniti si può fare molto soprattutto nel bagaglio delle emozioni, in questo periodo sospeso, stimolando la voglia di sentirsi uniti e non soli.
Straordinaria la partecipazione, moltissimi i lavori che hanno arricchito l’albero tanto da rendere unico il Loggiato del castello. Rappresentazioni grafiche, narrazioni in forma di pensieri, lettere, filastrocche, fotografie, lavori creativi artistici, ciascuno di essi esprimono forti emozioni e il quotidiano che i

giovani vivono in questo tempo di pandemia .
La mostra dei lavori realizzati potrà essere visibile nelle ore di apertura del Castello Pirro del Balzo per tutto il periodo natalizio.

R.C. VENOSA – Un’opportunità per il recupero dei nostri borghi: il Superbonus 110%

Interessante webinar organizzato dal Rotary Club Venosa “Sismabonus 110% ed Ecobonus un’opportunità per il recupero dei nostri borghi” in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Potenza.
Hanno introdotto i lavori:

  • Armando Zambrano: Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri
  • Giuseppe D’Onofrio: Presidente Ordine Ingegneri Potenza
  • Gerardo Leon: Presidente Ordine Architetti Potenza 
  • Luigi Vergari: Presidente Ordine Commercialisti ed Esperti Contabili Potenza

Oltre 550 i partecipanti, addetti e non del settore, con contatti anche da altre regioni italiane. Relatori di spicco nazionale ed internazionale che hanno dato spazio a spunti ed approfondimenti sui vari sistemi di applicazione del sisma bonus.

Il Rotary Club Venosa, ha voluto creare un’opportunità per le comunità per saperne di più e creare le condizioni per un approfondimento sul tema del sisma bonus come opportunità reale e significativa per i territori”, così commenta la presidente Teresa Asciutto“Sicuramente questa misura d’incentivi sarà in grado di rimettere in moto in maniera consistente un mercato” commenta Alberto Boriani Amministratore Unico di ISNOVA, Istituto per la Promozione dell’Innovazione Tecnologica, “con un’attenzione particolare nel campo della riqualificazione energetica degli edifici: come il risparmio economico porta anche ad un migliore fruibilità degli ambienti”.

Stefano Pampanin professore di Tecnica delle Costruzioni dell’Università La Sapienza di Roma, ha messo in evidenza come il progresso scientifico-tecnologico nel campo della protezione sismica delle costruzioni ha fatto sì che si realizzassero edifici altamente sismo-resistenti in cui si integrano sicurezza e sostenibilità. “Ma la tecnologia da sola non basta” ci dice Pampanin “per un cambio di marcia è necessario da un lato implementare un piano sistematico di intervento a lungo termine, dall’altro migliorare la comunicazione del rischio all’opinione pubblica in modo che diventi diretta promotrice del cambiamento”.

Hanno offerto il loro valido contributo

  • Michele Lapenna del Consiglio Nazionale degli ingegneri con il tema: “Il superbonus e la corretta determinazione del corrispettivo”,
  • Giuseppe Rufo, direttore generale DEI: “Il superbonus e la congruità dei prezzi”

Ha moderato i lavori Egidio Comodo Consigliere del Consiglio di Amministrazione di Inarcassa, già Presidente della Fondazione Inarcassa dal 2017 al 2020.

IL ROTARY CLUB VENOSA E IL FAI PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Il Rotary  é un invito ad un mondo di possibilità infinite per creare percorsi di crescita e sviluppo sia per i suoi soci che per quelli che ricevono aiuto attraverso i progetti di servizio rotariani: in questo ottica  nasce la collaborazione con il FAI, per valorizzare un territorio attraverso la fruizione  delle sue bellezze, mettendo in risalto le opere, i monumenti, i palazzi storici che fanno parte del patrimonio culturale.

Sabato 24 e Domenica 25 ottobre il Rotary Club Venosa  in occasione delle giornate FAI d ‘autunno ha contribuito con la nuova sede FAI di Venosa, il cui referente é il nostro segretario di Club Rossella Centrone, all’apertura straordinaria della Chiesa di San Michele, mettendo a disposizione le guide per la visita del monumento e arricchendo il momento con l’accompagnamento musicale a cura del Prof. Vincenzo Lioy.

Il Rotary Club Venosa ha voluto anche mostrare  un  nuovo percorso  guidato tra i vicoli del centro storico: Venosa ha un patrimonio archeologico-monumentate immenso e di grande prestigio, che merita di essere conosciuto e studiato eppure nei tour classici cittadini non vengono inseriti due quartieri che invece, meriterebbero uno sguardo più attento: sono i quartieri del Gravattone e dei vicoli degli angeli. Questi due quartieri sono stati di recente ristrutturati e, negli ultimi anni, sono diventati un laboratorio a cielo aperto di urban art e street art.

L’arte di strada è capace di emozionare, di porre domande, di dialogare con il contesto di vita cittadino e offrire nuovi occhi per guardare alla propria città, così che non sia legata solo al suo nobile passato ma sia ancora capace di reinventare se stessa. Attraverso la lettura di alcuni brani letterari selezionati con cura fra gli Autori prevalentemente lucani, i visitatori sono stati coinvolti dall’ideatore del tour, Giordano  Bollino, in un percorso emotivamente stimolante, che suscita ricordi e sensazioni profonde; un’esperienza unica nel suo genere, che unisce la memoria storica della letteratura alla contemporaneità delle nuove forme di arredo urbano e cittadino.

IL R.C. VENOSA ACCENDE I RIFLETTORI SUL CARDINALE DE LUCA

La cultura si promuove anche attraverso una conoscenza diffusa e consapevole del patrimonio storico-artistico. La valorizzazione è da intendere come attività utile per avvicinare il maggior numero di fruitori al senso autenticamente educativo e formativo del nostro patrimonio. Non si può fare valorizzazione senza affrontare, in via preliminare, il problema della tutela, perché non si può valorizzare ciò che non viene adeguatamente conservato. Con questo spirito  il Rotary Club Venosa, insieme alla confraternita San Filippo Neri, ha voluto illuminare la statua del Cardinale De Luca restituendo alla comunità un autentico valore. La serata é stata arricchita da interessanti riflessioni sul Cardinale a cura di Giordano Bollino. “ Il progetto muove dal riconoscimento della centralità del Rotary di attuare una formazione della. cultura e dei comportamenti dei cittadini individuando attività che possano affermare il principio di una nuova consapevolezza del bene culturale” ha sottolineato la Presidente Teresa Asciutto, Il  Club ha adottato il monumento  del Cardinale De Luca già dall’anno 2018 ; l’adozione del monumento si inserisce perfettamente in una prospettiva formativa che indica come tale atto sia uno strumento privilegiato per l’acquisizione delle proprie radici culturali e di atteggiamenti propositivi nei confronti del futuro oltre alla conoscenza del bene culturale.

Il Rotary Club Venosa dona 3mila euro alla Caritas

In questi giorni in cui l’emergenza sanitaria ha travolto tutti, all’ orizzonte già si vedono i primi segnali di una emergenza sociale della cui reale portata avremo conto nelle prossime settimane.

In questo spirito tutti i soci del Rotary Club di Venosa hanno voluto attivarsi incentrando l’attenzione sull’attuale situazione di crisi che sta segnando il nostro territorio richiamando ciascuno di noi ad essere protagonista di un rinnovato spirito di reciproca solidarietà e di attenzione verso le nostre comunità.

Sono stati consegnati dal presidente del Rotary Club di Venosa Aurelio Caggianelli e dal direttivo € 3.000 al direttore della Caritas della diocesi di Venosa, Melfi, Rapolla, Giuseppe Grieco. Somma che verrà destinata per aiutare le famiglie in difficoltà e che contribuirà a realizzare i progetti di assistenza immediata e del microcredito.

Il Rotary Club Venosa consapevole che il gesto é una goccia in un mare di esigenza, rimane sempre attento alle esigenze del territorio e pronto a fare la sua parte per il bene della comunità.

di Rosa Centrone

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